Suo padre prima fa il torero - cosa rara in Brasile - e poi diventa esercente di un cinema e lì si trasferisce con tutta la famiglia. Mojica vive così in un cinema e a otto anni fa il suo primo 16mm. Il primo lungometraggio è del 1957, dopo aver cercato di finire un altro film, Sentenza di Dio, ma nei tre tentativi le protagoniste sono morte a causa di incidenti diversi. Sina do aventureiro è un western (in Brasile il genere è denominato anche bang-bang), e, secondo Mojica, è anche il primo Cinemascope in Brasile. Sgradito alla chiesa (una ragazza faceva il bagno nuda), il film viene bandito dalle sale. Mojica decide allora di realizzare un dramma edificante, che piace alla chiesa ma si rivela un disastro al botteghino. Crea allora una rivista di cinema, dove fa tutto: disegna fumetti, scrive articoli, ecc. Dopo la rivista, di cui escono quattro numeri, progetta il primo horror brasiliano e dato che nessuno lo sostiene, vende tutto ciò che possiede per realizzarlo e ne è protagonista. Ma A meia-noite levarei sua alma non trova distributore al sud del paese. Solo in seguito, anche grazie all'appoggio di Rogerio Sganzerla, viene rivalutato il ruolo di Mojica nel cinema brasiliano.
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