Padre dell'attrice Alice Béat, debutta come attore televisivo a partire dai primi Anni Settanta con Le dame de Monsoreau (1971) di Yannick Andréi, Au théâtre ce soir (1971) di Pierre Sabbagh, Les boussardel (1972) di René Lucot (1972), Les enquêtes du commissarie Maigret (1972) di Claude Boissol e Les rois maudits (1972-1973), all'interno del quale ha interpretato Carlo IV.

Gli inizi da attore
Al cinema, lo vedremo solo nel 1973, quando Jean-Claude Brialy lo sceglie per un piccolo ruolo in Les volets clos con Catherine Allégret, seguono altre pellicole interessanti come La pendolare (1973); La petroliera fantasma (1975) e La battaglia delle aquile (1976) e il telefilm Château Espérance (1976).

La carriera di regista
Come regista debutta invece in Haro (1978), anche se il miglior lavoro sul grande schermo è senza alcun dubbio Rue Barbare (1983) con Bernard Girardeau e Christine Boisson, tratto dal romanzo "Street of the Lost" di David Goodis e che racconta la storia di un ex malavitoso che tenta di rientrare nel giro che conta. A seguire dirige Coreografia di un delitto (1990), ma non ha molto successo.

Il ritorno al cinema
Staccatosi dal cinema, si butta sulla televisione dirigendo alcuni episodi di Julie Lescaut (1998-1999), Il comandante Florent (1999) e Il commissario Cordier (2007). Il ritorno al cinema è segnato da Diamond 13 (2009) con Gérard Depardieu, un'altra pellicola d'azione nel segno del noir.

Matrimoni fra Francia e Brasile
Storia molto interessante la sua vita sentimentale sempre in bilico fra il Brasile e la Francia. È dal Brasile che vengono la prima e la terza delle sue mogli, ovvero le attrici Claudia Ohana e Silvana de Faria, mentre sono francesi la seconda e la quarta, le attrici Nathalie Courval e Isabelle Roelandt.