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Alfredo Rizzo

Alfredo Rizzo è un attore francese, regista, scrittore, sceneggiatore, è nato il 2 gennaio 1902 a Nizza (Francia) ed è morto il 6 settembre 1991 all'età di 89 anni a Roma (Italia).

Il cattivo del cinema di serie B italiano

A cura di Fabio Secchi Frau

Tradizionalmente, grazie a siti autorevolissimi in materia di caratteristi, quando si cerca qualche immagine di Alfredo Rizzo, appare sempre quella di un omino dalla carnagione chiarissima e dai capelli radi che parla, agitato, con dietro delle corna impagliate, appese al muro, che vogliono ovviamente comunicare un messaggio in più nel film Delitto al ristorante cinese. Pochi sanno che dietro la storia di questo attore c'è anche la storia del cinema italiano che va dalla fine degli anni Trenta agli anni Ottanta e che si fonde tra attualità politica, sesso, socialità e costume.
Caratterista francese (almeno di nascita), ma naturalizzato in Francia che fu spesso usato nei ruoli da cattivo. Agli esordi della sua carriera si distinse nell'avanspettacolo e nella rivista, recitando di frequente accanto al fratello Carlo Rizzo (con il quale fondò una propria rivista) e con il comico Macario.
Debuttò cinematograficamente a partire dal 1939, lavorando con il regista comico Mario Mattoli che lo inserì in pellicole come Lo vedi come sei... Lo vedi come sei? (1939, fra l'altro sempre con il fratello e sempre come spalla di Erminio Macario), I pompieri di Viggiù (1949, con Totò), I cadetti di Guascogna (1950, con Ugo Tognazzi), e Siamo tutti inquilini (1953, con Peppino De Filippo e Aldo Fabrizi). Dopo il drammatico Sperduti nel buio (1947) di Camillo Mastrocinque, con Vittorio De Sica e Tina Pica, comincia la sua lunga collaborazione con Giorgio Simonelli che lo affiancherà in molte delle sue commedie, facendolo lavorare accanto al già citato Tognazzi e alla coppia Franco & Ciccio.
Carlo Ludovico Bragaglia, Luigi Zampa, Duilio Coletti, Aldo Fabrizi e soprattutto Alessandro Blasetti (nell'esilarante Altri tempi) lo imporranno nei loro film comici. E come non citare Pane, amore e fantasia (1953) di Luigi Comencini? Intorno alla seconda metà degli anni cinquanta, ha già lavorato con Bolognini ed è pronto per dare il suo meglio anche in un kolossal straniero come Guerra e pace (1955) di King Vidor con Vittorio Gassman, Henry Fonda e Audrey Hepburn e, in seguito a Sorrisi e Canzoni (1958) di Luigi Capuano, eccolo nel florido cast de La dolce vita (1960) di Federico Fellini che lo rivorrà anche ne I clowns (1971).
Carmen di Trastevere (1962) di Carmine Gallone e una lunga serie di regie con Mario Amendola, Marino Girolami, Gianni Grimaldi, Bruno Corbucci e Paolo Solvay ne faranno uno dei caratteristi più usati negli anni '70. Poi nel 1986, recita la sua ultima parte nel film tv di Bruno Corbucci Le volpi della notte. Di lì a poco morirà, ma non lasciandoci solo in eredità le sue macchiette. Alfredo Rizzo è stato infatti anche un regista a partire dal 1971, quando diresse la svampita Rossella Como ne I giardini del Diavolo, seguiranno i film con Femi Benussi Carnalità (1974) e La sanguisuga conduce la danza (1975), per non parlare di Suggestionata (1978) con Eleonora Giorgi e Gabriele Ferzetti, dove cerca (ma non riesce) di intrecciare storie di drammatica disperazione.

Ultimi film

Poliziesco, (Italia - 1978), 99 min.
Drammatico, (Italia - 1978), 91 min.
Erotico, (Italia - 1977), 92 min.
Comico, (Italia - 1976), 95 min.
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