Tra videoclip e spot pubblicitari
Il pluripremiato, e a volte controverso, regista tedesco di videoclip Marcus Nispel ha atteso più di 15 anni per debuttare sul grande schermo. Le offerte fino all'esordio con Non aprite quella porta (2003) remake dell'omonimo film horror, non si erano fatte attendere, ma Marcus preferisce dirigere un'opera che sente veramente sua come il remake di un classico che aveva amato. La sua carriera inizia come art director in Germania, per la multinazionale di marketing e comunicazione Young & Rubicam. A 20 anni era stato in America con una borsa di studi Fullbright debuttando come regista per diversi musicisti statunitensi. Dirige video di pezzi che saranno primi in classifica come "Greedy Fly" dei Bush, "Turn the Beat Around" di Gloria Estefan e "Spice Up Your Life" delle Spice Girls. Nispel riceverà dodici nomination agli MTV Music Awards,; ne vincerà quattro, uno, in particolare, per George Michael e Killer/Papa was a Rolling Stone. Altrettanto prolifica sarà la sua carriera come regista di spot pubblicitari per Levi's, Pepsi, Coca Cola, AT&T e UPS, giusto per citare i clienti più famosi. La sua attività "commerciale" sarà premiata ai festival di New York, Boston e Houston, riceverà inoltre il gran premio ai BDA Awards.
L'esordio sul grande schermo
Il primo tentativo (fallito) d'iniziare una carriera cinematografica sarà nel 1998, in cui prova a dirigere Schwarzenegger in End of Days, ma abbandona il set per "differenze di vedute artistiche" con il direttore della fotografia. Nel 2003 arriva l'opportunità che gli permette di iniziare una vera carriera dietro la macchina da presa. Michael Bay, in quanto produttore, lo vuole come regista del remake di Non aprite quella porta. Il film sarà un successo mondiale al punto da essere numero uno al botteghino statunitense. Nispel indaga il passato del killer Ed Gein (la trama è tratta da una storia vera, anche se decisamente finzionalizzata dagli sceneggiatori).
Regista di blockbuster
Seguendo il successo commerciale del suo esordio, Nispel sarà assistente alla regia ne Il mistero dei templari (2004), kolossal con Nicolas Cage che fa un po' il verso a Indiana Jones e a Il codice Da Vinci. Dirige e produce Frankestein per la televisione e nel 2007 è dietro la macchina da presa per Pathfinder - La leggenda del guerriero vichingo, dove un vichingo adottato dagli indiani mette in atto una feroce vendetta contro coloro che avevano sterminato la sua famiglia. Pur con qualche discreto riferimento a Conan, Pathfinder viene detestato dalla critica e il pubblico sostanzialmente lo ignora. Il 2009 lo vede invece alle prese con un altro grande remake di un horror leggendario, questa volta si tratta del classico Venerdì 13.
