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Tino Scotti

Tino Scotti. Data di nascita 16 novembre 1905 a Milano (Italia) ed è morto il 16 ottobre 1984 all'età di 78 anni a Tarquinia (Italia).

Attore comico dalla loquela frenetica, dal baffetto inquieto e dall'energia irrefrenabile degli occhi perennemente in movimento, Tino Scotti cominciò la sua carriera nel teatro di varietà e di rivista. Proprio sulle tavole del palcoscenico creò quelli che sarebbero diventati i suoi personaggi più famosi, quello del "Cavaliere" e del "Bauscia". Il primo è un truffaldino, vigliacco e millantatore, mentre l'altro, gemello milanese del gagà napoletano, è un industriale ciarliero sempre pronto a canzonare il prossimo. Insomma due poco di buono squassati dalla recitazione epilettica dell'attore. Grande risalto alla sua comicità paradossale venne dato dal cinema, che lo impiegò in una serie di filmetti di discreto rilievo, come È arrivato il Cavaliere! (1950) e Fermi tutti... arrivo io! (1953), ma nei quali il comico milanese riuscì a dimostrare appieno il suo grande istrionismo. A partire dal 1960 Scotti si affermò anche nel teatro di prosa sotto la direzione di registi come Giorgio Strehler e Franco Enriquez, affrontando grandi autori, come Shakespeare ( Pene d'amor perdute e Sogno di una notte di mezza estate, entrambi rappresentati nel 1963) e Goldoni (Le baruffe chiozzotte, 1964). Da ricordare poi nel 1970 una parte nel film di Bertolucci La strategia del ragno e, sul finire della carriera, nel 1977 il varietà televisivo Bambole non c'è una lira. La sua carica comunicativa e il suo brio gli fecero guadagnare uno spiritoso appellativo del grande Achille Campanile: "Tino Scatti". In televisione fu reso popolare dalle scenette di Carosello per il confetto Falqui (in onda dal 1958 al 1974), e a lungo la sua immagine è stata associata alla famosa frase pubblicitaria del codino - "Basta la parola!" - escogitata per ovviare alla censura televisiva che vietava l'uso del termine "lassativo". La sua ultima interpretazione risale al 1984, nello sceneggiato televisivo... E la vita continua, diretto da Dino Risi.
Tra le sue interpretazioni: Biraghin (1946) di Carmine Gallone; Vita da cani (1950) di Steno e Mario Monicelli; È arrivato il Cavaliere (1950) di Steno e Monicelli; La famiglia Passaguai (1951) di Aldo Fabrizi; Fermi tutti arrivo io! (1953) di Sergio Grieco; Se vincessi cento milioni (epis. Il principale, 1954) di Carlo Moscovini; I pinguini ci guardano (1955) di Guido Leoni; Gastone (1960) di Mario Bonnard; Crimen (1960) di Mario Camerini; Twist, lolite e vitelloni (1962) di Marino Girolami.

Ultimi film

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I film più famosi

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