Sarà perché ebbe quel non so che di "americana dell'Illinois", o forse perché la sua recitazione fu sempre molto realistica, sia al cinema che sul piccolo schermo - dove portò il glorioso ritratto di una Crudelia De Mon delle soap -, ma Darlene Conley si fece amare da milioni di persone in tutto il mondo. Un successo che, ancora oggi, ha dell'incredibile.
Di origini europee (irlandesi), ma nata e cresciuta nel sud di Chicago, all'età di 16 anni entrò nel Chicago Uptown Circuit Players e poi nella Playwrights Company.
Dopo una relazione con l'attore Basil Rathborne, volto noto per aver interpretato Sherlock Holmes sul grande schermo, esordì cinematograficamente sotto la luminosa stella di Alfred Hitchcock, nella parte di una cameriera, nel film Gli uccelli (1963) con Jessica Tandy, Tippi Hedren e Rod Taylor. Altro piccolo ruolo anche ne La valle delle bambole (1967) di Mark Robson, fino all'incontro con John Cassavetes che la imporrà in due ruoli minori ne: Volti (1968) e Minnie e Moskowitz (1971), sempre accanto a Gena Rowlands.
Non riuscendo però ad affermarsi nel cinema, decise di puntare tutto sul tubo catodico, scegliendo poi la strada più giusta. La sua voluminosa chioma rossa risplendeva ne: "I Jefferson", "La casa della prateria", "General Hospital", "Capitol", "La signora in giallo", "Top secret" e "Autostop per il cielo". Tutte sitcom, telefilm, soap opera che le permisero (assieme a innumerevoli film tv) di lavorare accanto a star di primo piano come: Elizabeth Taylor, Anthony Perkins, Anthony Franciosa e Bill Cosby.
Poi arrivò Sally Spectra e, improvvisamente, il successo le aprì la sua porta dorata: 100 paesi erano inaspettatamente in grado di riconoscerla e circa 300 milioni di spettatori la seguirono da tutto il mondo. La soap opera americana "Beautiful", nel 1988, le offrì la parte della perfida, ma esuberante stilista della casa avversaria a quella dei Forrester, la Spectra Couture. E il suo personaggio non solo diede loro filo da torcere nel campo professionale, ma provocò allontanamenti, competizioni e liti furibonde. Darlene Conley diventò uno dei punti cardine del cast, tanto da essere nominata per ben due volte agli Emmy come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica.
Sposata due volte, la prima con l'attore William Woodson (1959-1966), dal quale ebbe il suo unico figlio, e la seconda con Kurt Hensch (1970-1981), morì a 72 anni, per un tumore allo stomaco, quando ancora gli sceneggiatori della soap cercavano di inserire la malattia nella trama... ma disgraziatamente, la morte entrò in scena prima di loro.
