L'indimenticabile vamp del cinema hollywoodiano, inizia la sua carriera a soli cinque anni nel vaudeville, dove apprende immediatamente le tecniche basilari della recitazione. Dal carattere spregiudicato e anticonformista, a vent'anni comincia a scrivere commedie per se stessa, e una di queste, Sex, del 1926, il cui tema centrale è il sesso, viene considerata uno scandalo per l'epoca, tanto che Mae viene arrestata. Dopo tutto Sex è frutto del suo spirito caustico e della sua spregiudicatezza, qualità queste che caratterizzeranno l'intera vita artistica e privata della West. Dopo i grandi successi teatrali, nel 1932 Mae West viene scritturata dalla Paramount e fa il suo debutto sullo schermo, interpretando una parte secondaria in Nigth After Night (Notte dopo notte) di Archie Mayo. All'attrice viene data la possibilità di ritoccare la sua parte e di riscriversi i dialoghi. Il risultato però è che Mae West, per apparendo in poche scene, ruba su di sé tutte le attenzioni, nonostante il film sia stato originalmente scritto apposta per George Raft. Visto il grande successo ottenuto dall'attrice nel precedente film, la Paramount si decide a realizzare una pellicola totalmente incentrata su di lei, e per far ciò viene rispolverata una commedia che lei stessa aveva scritto e recitato con successo in teatro qualche anno prima, dal titolo Diamond Lil, del 1928. Il risultato di questa operazione sarà una straordinaria pellicola dal titolo She Done Him Wrong (Lady Lou - La donna fatale, 1933) di Lowell Sherman, una piccante commedia, sceneggiata dalla stessa West, in cui l'attrice impone il suo personaggio di fascinosa e spregiudicata donna fatale, dalla forme prorompenti e dalla lingua tagliente, cinicamente ironica, per cui tutti gli uomini perdono la testa. La sua indipendenza di donna, la sua maliziosa e piccante ironia, gli sfarzosi abiti eleganti e la moltitudine di gioielli da lei indossati, verranno però ritenuti fuori luogo in un'America messa in ginocchio dalla Depressione, così Mae viene vista dai produttori come un rischio, anche se i risultati ai botteghini la consacrano come una delle attrici più amate d'America. Incubo dei censori per i suoi ammiccamenti e le battute piccanti, sempre nel 1933 Mae West interpreta un altro esilarante film, dal titolo I'm No Angel (Non sono un angelo, 1933) di Wesley Ruggles, in cui ripete con altrettanto successo la formula della vamp ancheggiante e sardonica. A questa pellicola faranno seguito due divertentissime commedie, quali Belle of the Nineties (1934) di Leo McCarey e Goin' to Town (1935) di Alexander Hall, e alcuni film meno riusciti, quali Klondike Annie (Annie del Klondike, 1936) di Raoul Walsh, Go Wet, Young Man (1936) di Henry Hathaway, e Every Day's a Holiday (1938) di A. Edward Sutherland. Dopo la rottura del suo contratto con la Paramount, che si era stancata del carattere spregiudicato e ribelle dell'attrice, Mae West passa alla Universal, dove lavora al fianco del comico W. C. Fields, in una spassosa commedia dal titolo My Little Chickadee (Mia bella pollastrella) diretta da Edward Cline, sceneggiata dall'attrice stessa con Fields. Ma il connubio tra i due attori non produce i risultati previsti, e così, dopo la partecipazione ad un altro mediocre film, Mae West si ritira dallo schermo, per dedicarsi all'attività di scrittrice e cantante di night-club. Torna anche a recitare al teatro, prendendo parte ad alcuni importanti spettacoli a Broadway (come Catherine Was Great), e affrontando una trionfale stagione teatrale a Londra con la sua storica commedia Diamond Lil. Ma il cinema non sembra essersi dimenticato di lei, tanto che nel 1950, il regista Billy Wilder, le offre di interpretare la diva dimenticata Norma Desmond in Sunset Boulevard (Viale del tramonto). Ma Mae si offende al pensiero di interpretare un'attrice che aveva passato il suo periodo d'oro (visto che ormai anche lei non lavora più da alcuni anni), così decide di rifiutare. La parte verrà eccellentemente sostenuta da Gloria Swanson. Dopo un periodo di inattività, nel 1970 Mae West ritorna sullo schermo, interpretando il solito ruolo di vamp in Myra Breckinridge (Il caso Myra Breckinridge) di Michael Sarne, tratto da un racconto di Gore Vidal, un film di intenti satirici, che si rivelerà poi un fiasco. Naturalmente l'attrice aveva accettato di fare il film a condizione che avesse potuto ritoccarsi la parte e mettere mano ai dialoghi, facoltà questa, che purtroppo le era stata riconosciuta parzialmente. La sua ultima interpretazione cinematografica sarà in Sextette (Sextette) di Ken Hughes, del 1978. L'attrice affronta il set nonostante l'avanzata età e la presenza di varie malattie, una delle quali è la perdita della memoria. La vamp tutta curve e ironia si spegnerà qualche tempo dopo, all'età di ottantasette anni.
