Bella, bruna, sofisticata, seducente e dotata di uno spiccato talento recitativo. Che dire di più dell'incantevole Kay Francis, talento sprecato, tranne in rari casi, del cinema hollywoodiano, che avrebbe potuto dare molto di più se fosse stata impegnata in film migliori e sotto la direzione di registi più capaci. Figlia dell'attrice Katherine Clinton, debutta sul palcoscenico nel 1925, dopo aver terminato gli studi e aver fatto alcuni lavori. Sta lavorando con successo a Broadway quando viene notata da Hollywood, che la scrittura nel 1929. Per tutti gli anni Trenta, Kay Francis sarà la seducente protagonista di decine di pellicole di ogni genere, dalla commedia al dramma, al film sentimentale. Al di là del suo fascino così sofisticato ed intrigante, l'attrice si rivela una straordinaria interprete, dalla recitazione tanto sensibile quanto spigliata, dotata di una sorprendente versatilità, a suo agio sia in ruoli brillanti che in ruoli più seri o sentimentali. Memorabile è la sua partecipazione al capolavoro di Lubitsch, Trouble in Paradise (Mancia competente, 1932), in cui interpreta una vissuta e maliziosa, ma al contempo sensibile, donna dell'alta società, che s'inganna dell'amore di un ladro, che poi scopre essere interessato solo al suo denaro. Negli anni Quaranta la Warner, per la quale l'attrice lavorava da tempo, le preferisce Bette Davis, relegandola così in film di serie B. Dopo aver interpretato e co-prodotto tre film nel 1945-46, si dedica per qualche anno al teatro e alla radio, per ritirarsi definitivamente nei primi anni Cinquanta. L'indimenticabile Kay Francis si spegne per un cancro all'età di sessantacinque anni.