Contiene la sua voce, lascia che i movimenti delle spalle e dei polsi facciano la maggior parte dei discorsi. Le mani sanno intrecciarsi con squisita naturalezza, mentre il contatto visivo con gli altri personaggi viene razionato attentamente. Perché il gesto teatrale, televisivo e cinematografico include l'uso di tutto il corpo, non solo delle mani e delle braccia.
La giovane attrice italiana Nina Pons ha capito tutto questo da tempo e ha fatto tesoro dei gesti che riusciva a rubare intorno a lei, nel quotidiano, da gente qualunque. Così che, quando si trova davanti a un nuovo personaggio da intepretare, sulla scena come sul set, usa la sua refurtiva per tessere abitudini cinetiche di un personaggio che non esiste, portandolo a esistere.

Studi
Voleva fare questo lavoro fin da quando era piccola. Gli inizi sono duri come per tutti. Tanti provini, ma pochi quelli passati a causa della troppa ansia, di un'iniziale vergogna, della timidezza. Però c'era qualcosa in lei che le suggeriva di continuare.
Dopo la passione per la pittura e il pattinaggio, sceglie di cominciare a seguire quella per l'arte drammatica e a sedici anni frequenta la Scuola Jenny Tamburi, la stessa che ha formato anche Cristiana Capotondi e Alessandro Borghi. Dopo aver terminato gli studi presso la Scuola Americana Internazionale a Roma, si prepara con Benedicta Boccoli per entrare alla Scuola di teatro musica e danza del Teatro Golden e parallelamente si specializza al C.I.A.P.A., l'Acting School della grandissima Gisella Burinato. Poi tantissimi laboratori, masterclass e stage con altre importanti personalità del teatro italiano (Loredana Scaramella, Paolo Serra, Alessio Inturri, Ivano Picciallo, Ivano De Matteo, Alessandro Capone).

Teatro
Il debutto teatrale è sempre sotto l'ala protettrice della Boccoli, spesso in coppia con Maurizio Micheli. Poi i primi passi in solitaria sul palcoscenico con "I Promessi Sposi alla Prova" (2017) di Giovanni Testori, diretta da Andrée Ruth Shammah (che poi la dirigerà anche in "Inverno ai bagni misteriosi" (2017). Seguiranno: "La Piccola Bottega degli Orrori", "Beati i Poveri", "Le Tempeste".

Cinema e Televisione
Nel 2018, arriva Netflix con il ruolo della tipica ragazza della Roma Bene, Flaminia 1, nel telefilm Baby di Andrea De Sica. Un ruolo minore che però l'ha fatta notare e le ha reso possibile entrare nel cast del suo primo lungometraggio. Non uno qualsiasi, ma la geniale commedia Bangla di Phaim Bhuiyan, assieme a Carlotta Antonelli. Nel 2019 recita in Plurals di Francesco Iezzi, una miniserie crossmediale, e nel 2020 ne La confessione. Inoltre nel 2021 è nel film di Massimo Cappelli E buonanotte - Storia del ragazzo senza sonno.