L'attrice irlandese Ruth McCabe, volto noto del cinema e della televisione nazionale, debutta sul piccolo schermo nel 1988 in un episodio della serie tv irlandese Fair City. Ma il suo primo successo arriva con l'esordio al cinema, quando incarna Mary nel drammatico Il mio piede sinistro (1989) di Jim Sheridan, storia vera di Christy Brown, nono di tredici figli di una famiglia operaia irlandese, paraplegico dalla nascita, che riuscì a esprimersi usando il piede sinistro, diventando un apprezzato pittore e scrittore. Nel 1990 la vediamo nel secondo film di Jim Sheridan, Il campo, sull'ossessiva passione di un contadino irlandese per un pezzo di terra, trasformato da lui e da suo padre in terreno da pascolo, che lo porta all'omicidio e alla rovina. Nel 1991 ha un piccolo ruolo in Un amore, forse due di Neil Jordan, in cui due svegli, annoiati e un po' cinici quindicenni fantasticano sui turisti estivi di passaggio in una cittadina costiera vicina a Dublino. Nel 1993 interpreta Kay Curley nella commedia drammatica The Snapper di Stephen Frears, storia, ambientata in un quartiere operaio di Dublino, della gravidanza indesiderata della ventenne Sharon Curley, supportata dalla famiglia nonostante le malignità di amici e conoscenti. Nel 1995 è Grace Bird in Un'avventura terribilmente complicata di Mike Newell, film ambientato nel 1947 a Liverpool, dove un'orfana sedicenne entra in una compagnia teatrale, s'innamora del regista, di cui ignora le inclinazioni gay, e finisce a letto con il primo attore. Dal 1996 al 1998 incarna Wyn Ryan nella serie tv della BBC Silent Witness, che si concentra sulle indagini di un gruppo di esperti di patologia forense.

Gli anni Duemila
Dopo un piccolo ruolo in Titanic Town (1998) di Roger Michell, la McCabe recita nella commedia Con la testa tra le stelle (2000) di Aileen Ritchie, vicenda di un villaggio sulla costa irlandese i cui abitanti si sposano sempre meno, un po' perché le donne sono poco attraenti, un po' perché gli uomini sono poco concreti. Nel 2000 è nel cast di Salvi per un capello di Barry Levinson, commedia ambientata nella Belfast devastata dalla guerra civile, in cui gli uomini perdono i capelli per lo stress e due amici, uno cattolico e l'altro protestante, si lanciano nel commercio porta a porta di parrucche. Nel 2003 vince l'Irish Film & Television Award come migliore attrice non protagonista nella serie tv Any Time Now (2002), che racconta la vita e gli amori di tre donne trentenni di Dublino, grandi amiche da anni. Nel 2005 torna al cinema per incarnare Ma Braden in Breakfast on Pluto di Neil Jordan, che segue le vicende del giovane irlandese Patrick Braden, che all'universo maschile preferisce i trucchi e i vestiti femminili e che, abbandonato dalla madre appena nato, si reca a Londra, negli anni Settanta, per cercarla. Dal 2007 al 2010 interpreta Eithne Driscoll - per cui si aggiudica nuovamente l'Irish Film & Television Award come migliore attrice non protagonista - nella serie tv irlandese Single-Handed, incentrata sugli intricati casi su cui indaga il sergente Jack Driscoll, in un piccolo centro dell'Irlanda occidentale. Nel 2010 ha un ruolo nell'horror Wake Wood di David Keating, incentrato sulla possibilità offerta ai genitori di una ragazza, uccisa da un cane selvaggio, di trascorrere tre giorni con la figlia morta. L'anno successivo è Miss Courtney in Stella Days di Thaddeus O'Sullivan, dramma ambientato in un piccolo villaggio dell'Irlanda, in cui un cinema diventa lo scenario di una lotta drammatica tra la fede e la passione di un uomo e la sua coscienza. Nel 2013 interpreta Nora in Run & Jump di Steph Green, storia di una famiglia irlandese scossa dal trauma conseguente all'ictus che ha colpito il capofamiglia. Nello stesso anno è la suora Madre Barbara in Philomena di Stephen Frears, una storia vera con Judi Dench nei panni di una donna dedicatasi per cinquant'anni alla ricerca del bambino avuto da adolescente e mai conosciuto, perché costretta, dalle suore del convento dov'era rinchiusa, a darlo in adozione.