«Everybody comes to Hollywood». Almeno questo è quello che cantava Madonna, ma per qualcuno non è affatto vero. È il caso dell'attore, regista e sceneggiatore Thierry Lhermitte che ha preferito rinunciare, alla fine degli Anni Novanta, a un idillio professionale con la più grande industria cinematografica del mondo per restare nella sua sempreverde Europa. Hollywood non era in parallelo con le sue scelte e lui ha preferito marciare per il cinema d'oltralpe e per i suoi cugini, piuttosto che entrare in uno Star System dove gli sarebbe mancato il fiato.
Fin dall'infanzia, Thierry è un bambino che si fa notare per la sua velocità nel calcolo matematico, così crescendo decide di seguire il corso di economia al liceo Louis Pasteur a Neuilly-sur-Seine. Nel 1967, con alcuni suoi compagni di studi (Christian Clavier, Michel Blanc e Gérard Jugnot) frequenta dei corsi di arte drammatica e fonda con loro la compagnia comica "Le Splendid", esibendosi al Café-Théâtre con i primi sketch. A loro si uniranno poi Josiane Balasko, Marie-Anne Chazel e Bruno Moynot e porteranno sulla scena opere come "Amour, coquillages et crustacés", "Le Père Noël est une ordure", "Ma tête est malade", "Le pot de terre contre le pot de vin" e "Je vais craquer".
Il debutto sul grande schermo avviene nel 1973, quando Jacques Dillon, Alain Resnais e Jean Rouch firmano L'An 01 con la Balasko, Clavier, Gèrard Depardieu, Patrice Leconte (che si avvicina moltissimo alla compagnia "Le Splendid", adattando cinematograficamente molte delle loro commedie) e Miou-Miou. L'anno successivo entra nel cast de I santissimi (1974) affiancando ancora Depardieu. Dopo essere stato diretto da Bertrand Tavernier (che poi lo rivorrà anche in I miei vicini sono simpatici, 1977) in Che la festa cominci... (1975) con Philippe Noiret, reciterà accanto a Michel Piccoli in Come è cambiata la nostra vita (1976). Spesso partner sul set della bella e algida Isabelle Adjani (Clara et le Chics Types, 1981, e L'année prochaine... si tout va bien, 1981), ritorna a teatro nel 1981 per portare sulle scene "Le Bronzés" e "Papy fait de la résistance".
Ritrova Noiret ne Il commissadro (1984) e in Ripoux contre ripoux (1990), poi reciterà accanto a Vittorio Gassman ne Le mille e una notte (1990), ma si impegnerà anche come regista firmando la pellicola Les secrets professionnels du Dr. Apfelglück (1991) con Ennio Fantastichini, Renato Scarpa e Alain Chabat. Durante gli anni Novanta, le sue apparizioni sul grande schermo italiano si limitano a: Tango (1993) accanto a Noiret, Tutti i giorni è domenica (1995) con Rod Steiger e, soprattutto, alla sua migliore performance ne La cena dei cretini (1998), storia di un gruppo di persone che si divertono invitando un cretino di turno alle loro cene, così da poter ridere alle spalle del disgraziato.
Nel 2000, ritrova Depardieu ne L'apparenza inganna (2000), ma recita accanto a Glenn Close ne Le divorce - Americane a Parigi (2003) di James Ivory. Dopo le commedia Bastardo dentro (2005) e L'uomo medio + medio (2007), torna nel road movie di mezza età di Benoît Pétré Adorabili amiche. Più recentemente interpreta Quai d'Orsay, Ma famille t'adore déja e Mistero a Saint Tropez.
