Miss Potter

Una donna che mise la fantasia al servizio dei bambini. Scrittrice e disegnatrice, Beatrix Potter diventò nei primi anni del ‘900 un successo editoriale senza precedenti: ventitre libri tradotti in moltissime lingue e venduti in milioni di copie. Il regista australiano Chris Noonan porta sullo schermo gioie e dolori di un’artista dalla sensibilità straordinaria che seppe affascinare grandi e piccini con le novelle di Peter Coniglio. Romantico e raffinato affresco dell’Inghilterra vittoriana, “Miss Potter” è un film in costume che ricorre spesso alla lotta di classe per raccontare i drammi che colpirono un’artista fuori dal comune. Nascita di una scrittrice, la piccola Beatrix si costruisce un mondo di fantasia grazie ai piccoli animali che osserva durante i soggiorni estivi nel distretto dei laghi: conigli, ricci, topolini, ochette e ranocchi, diventano protagonisti di avventure surreali mentre si fa strada l’amore per il disegno. Iniziano a prendere forma le prime tavole su cui lavorerà la Sig.ra Potter, la passione diventerà sempre più totalizzante ed i racconti saranno il primo passo verso l’affermazione di una donna poco incline ai pregiudizi dell’epoca. Così un editore alle prime armi ne resta affascinato e decide di pubblicare il primo racconto su Peter Coniglio, Cupido scocca la freccia ma ai due promessi sposi è riservato un triste destino. Fazzoletti pronto per l’uso per questa storia sentimentale che non tradisce le aspettative, “Miss Potter” piacerà agli inguaribili romantici anche se non soddisferà i fan più esigenti. Perché Noonan non approfondisce alcuni aspetti della biografia ma preferisce cullarsi in un’atmosfera sospesa tra sogno e realtà: disegni parlanti, ansie e illusioni di una pasionaria che ha rinunciato a buona parte dell’eredità per tutelare i boschi inglesi, il film approfondisce le pene d’amore della giovane Potter tacendo le battaglie per la tutela ambientale. In tanta poesia la Zellweger spicca con tutte quelle smorfie e smancerie che riescono a dare dignità ad una scrittrice che ha anticipato l’emancipazione femminile. Antonello Villani (Salerno)