Manuale d'amore 2 (Capitoli successivi)

Quando al botteghino si compra un biglietto per Manuale d'amore 2 si sa bene che non si assisterà al capolavoro dell'anno,al film rivelazione e alla pellicola di massima riflessione. Si sa bene che dietro c'è una massiccia campagna pubblicitaria e un cast misto di bravi ma anche di meno bravi che però piacciono tanto al pubblico (Bellucci ai maschietti che hanno il suo calendario ai muri e Scamarcio alle ragazzine che ancora lo sognano ribelle in tre metri sopra il cielo). Si sa bene che è una commedia italiana, dove si parlerà di amore, tradimento, coppia, figli...le classiche questioni trattate nella commedia del Bel Paese. Però, alla fine, quando scorrono i titoli di coda, si pensa di aver passato due ore in piacevole compagnia, mai noiose e ben gestite con la divisione del film in 4 capitoli. Si apprezza la simpatia di Bandiera nel primo episodio, che dopo molti ruoli di sparabattute a raffica riesce anche a ritagliarsi un mini-angolino di drammatico. Si rivede Volo nel ruolo di marito-futuro padre che però ha sempre negli occhi la malinconia per gli anni in cui si era single e liberi. Si scopre la coppia Rubini-Albanese in versione gay, tenera e credibile. Ed infine si entra nell'improbabile mondo Verdoniano, come sempre alle prese con una bellissima e giovane donna. Il tutto condito in salsa spagnola come a lasciar intendere che forse forse, un pò invidiamo i nostri cugini d'oltrefrancia. Un film per chi ha passato l'adolescenza con le moderne commedie italiane che non disdegnano il malinconico e la rappresentazione dei fenomeni che prima o poi tutti incontriamo: amore, matrimonio, tradimento, annessi e connessi. Un film per chi è legato agli attori giovani e meno giovani che si riuniscono periodicamente nei film dei vari Veronesi, Muccino, D'Alatri, Verdone. Un film per chi sa già cosa si troverà di fronte ma che sa anche che potra trarne una piacevole visione.