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L'iconoclasta Comencini trae spunto dalla commedia di Diego Fabbri e mette in scena il seguente film , ad oggi non molto conosciuto e considerato tra i minori dal lui realizzati. L'impianto narrativo di stampo teatrale è più che evidente e nel corso della vicenda sarà sempre più smaccato. La protagonista è Maria ( C.Spaak) giovane e spregiudicata,ma la tempo stesso vittima delle convenzioni piccolo borghesi che permeano il sostrato sociale in cui vive. Per cui , per poter vivere in linea con la sua condotta non certo monogama, inizia a costruire un castello di menzogne che si ingigantisce giorno dopo giorno. Coinvolge così Adriano ( E.M.Salerno) un maturo aristocratico, distinto , elegante e bugiardo a sua volta, poichè inizialmente non le dichiara il suo status di uomo coniugato. Ed ancora entra nel gioco anche Arturo , giovane aitante e spavaldo che si ritroverà faccia a faccia con il suo maturo rivale in virtù di una ciorcostanza , tipica delle commedie degli equivoci. Maria aveva inventato per sè un ruolo professionale inesistente , la hostess, ispirandosi ad una sua amica assistente di volo, ma visto che tutti i nodi vengono al pettine, un bel giorno un incidente mette l'uno di fronte all'altro i rivali e la ragazza in un angolo. Si affrontano, si sbeffeggiano, litigano tutto per l'amore di Maria, che non ne vuol sapere di diventare monogama. Accettano quindi il menage a trios ma per poco perchè un altro colpo di scena è dietro l'angolo. Maria continuerà a convivere con le sue bugie perchè non sa farne a meno. Scanzonata e spregiudicata se ne va per la sua strada , pronta a mentire nuovamente, senza rimorsi nè scrupoli. Gradevole commedia con ottimi interpreti.
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