La corruzione |
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Un film di Mauro Bolognini.
Con Rosanna Schiaffino, Alain Cuny, Isa Miranda, Jacques Perrin, Filippo Scelzo.
continua»
Drammatico,
b/n
durata 98 min.
- Italia 1963.
MYMONETRO
La corruzione
valutazione media:
3,13
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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giovedì 21 giugno 2018 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Opera considerata a torto minore del Maestro Bolognini, uno degli autori di maggior spessore del cinema italiano del '900, ruota intorno all' interiorità del giovane protagonista Stefano ( J.Perrin) inquieto e tormentato, dall'animo candido e molto fragile. Egli è figlio di una donna dai nervi assai fragili, che trascorre gran parte del suo tempo nelle cliniche di lusso, dove viene sottoposta a massicce cure a base di psicofarmaci, nel tentativo inutile di calmare il suo disagio psichico. Suo marito, il padre di Stefano ( A, Cuny) è Leonardo , un ricco imprenditore editoriale, dispotico e tirannico, del tutto anaffettivo e fin troppo legato alla realtà materiale, tanto da sembrare totalmente privo di qualsivoglia sensibilità. IL ragazzo vive un aspro conflitto con l'autorità paterna che non tiene minimamente conto delle sue istanze interiori: Quando Stefano manifesterà, con estrema difficoltà, la sua volontà di dedicarsi alla vita ecclesiastica, il padre, neanche a dirlo, farà di tutto per dissuaderlo , poichè vuole fortemente che egli segua le sue orme, senza discutere. Organizzerà una crociera sul suo yacht, diretto all'Isola di Ponza, sul quale sarà invitata Adriana ( R.Schiaffino), giovane e conturbante amante del maturo imprenditore e la sua presenza non sarà affatto casuale. Lei dovrà dissuadere il giovane dai suoi intenti spirituali, usando la carnalità che le è peculiare. L'impresa avverrà senza alcuna difficoltà, ma avfrà esiti imprevisti. Stefano , preso da i sensi di colpa , tenta la fuga, inutilmente. NOn si sfugge dai tentacoli paterni, specie quando il padre è un satrapo potente e senza scrupoli. Talmente cinico da non avere pietà neanche di un suo impiegato , morto suicida all'interno dell'azienda a causa di un'accusa infondata. Sistemerà tutto con il suo denaro e la collaborazione del suo avvocato , degno sodale di un simile figuro. Stefano comprende dolorosamente che non potrà mai cambiare l'ordine delle cose. Ottima caratterizzazione dei personaggi, svolgimento della v icenda assai avvincente e buona interpretazione diegli attori principali. Da riscoprire.
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