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Giustamente qualche critico(cfr.anche la nota critica qui sopra riportata)mette in luce come in questo"I no spik inglish"(sic! -1995 di Carlo Vanzina)venga a perdersi la vena satirica, ma penso che il senso del film sia/stia altrove, nella volontà di mostrare la situazione di un assicuratore italiano"invecchiante"(neologismo voluto, dal "viellissant" francese)costretto per motivi di lavoro a studiare l'inglese, che, dapprima, si trova in difficoltà perché il suo corso è frequentato solo da bambini, ma poi ne diviene l'eroe)ma certo anche lo zimbello)perché ingenuo, più"bambino di loro", imbranato come di più è francamente difficile immaginare, "in balia"di molte circostanze, con l'episodio anche della partita di calcio... Il film, rinunciando a"impegno"o altro, è uno dei camei allargati di Paolo Villaggio, che è un protagonista-caratterista di straordinaria bravura(contrariamente a quanto sosteneva qualche sciocco, evidentemente non alle prese con il cinema e la sua dinamica comica), che fa letteralmente tenerezza nel"disegnare-creare"la parte... Lodevolissimo, come tentativo di film comico-sentimentale, con questo film comico-"sentimentale", dove però la famiglia non è accogliente ma respingente, dove il protagonista è vittima, non volendo esserlo, ma quasi"fatalmente"costretto ad esserlo. A parte Villaggio, molto bene Paola QUattrini, nel ruolo della moglie, ma anche Chiara Noschese, una girl con cui l'assicuratore sfortunato tenta qualche goffo approccio... El Gato
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