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"Crimson Tide"(1998, di Tony Scott), dimostra ancora una volta la bravura di questo regista-autore britannico, anch'egli-come il fratello Ridley, che gli viene sempre(non sempre a ragione)anteposto, costretto a lavorare negli USA, tragicamente scomparso ormai più di un lustro fa, con un film che , oltre ad essere spettacolare e"d'azione"(è entrambe le cose, in modo eccelso), propone un tema attuale anche se non proprio di drammatica attualità: il confronto strisciante, anche dopo il crollo dell'URSS, tra Russia e States. In questo caso, un golpista russo, ultranazionalista -slavista fanatico, sostenitore della "Russia eterna", minaccia gli USA, volendo scalzare il presidente russo in carica, a suo parere troppo asservito agli USA(in effettii all'epoca presidente russo era Yeltsin, alcolizzato, in mano all'occidente per la politica estera e delegante il potere alla figlia, collusa con la mafia russa...). Una situazione di tensione estrema(quella che potrebbe ricrearsi, dopo la crisi recente in Siria), qui spinta fino a rischio di una guerra nucleare, dove il tutto si combatte via mare...). Ottima gestione dei tempi, uso dell'humor tra il comandante-vecchio fanatico reso molto bene da Gene Hackman e il suo"vice"molto diverso, "progressista-universitario"Denzel Washington, dove il merito è congiuntamente di Scott, dei due interpreti citati(in un ruolo minore ma non insignificante Wiggo Mortensen), in un film di qualità, capace di contemperare geopolitica, action e suspense e prova d'attori. Darivisitare, anche in coerenza e in rapporto con quanto(pur s e in forma molto diversa)sta avvenendo. El Gato
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