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Questo"Viva las Vegas!"di George Sidney(1964), in una fase ancora di relativo grande successo di Elvis(già, però, "minacciato"dai non ancora sir britannici"Beatles"è un film presleyano tipico(bellezze al bagno, musiche, canzoni, scherzi in stile USA), in un contesto tipicamente"lasvegasiano", ossia con gli ingredienti tipici: gioco, divertimento, corse automobilistiche, divertimenti, ma, soprattutto(ueber alles, viene da dire)gioco e relative scommesse. IL tutto, perlatro, ben inquadrato da Sidney in un contesto, meglio, in una cornice da "musical": pur se le canzoni elvisiane non sono certo le migliori, anzi(anche il hit"Las Vegas")è più che altro una cazone d'occasione, un prodotto ad hoc, decisamente funzionalizzato all'ambiente), la musica di Elvis è comunque sempre appassionante e quando lo si vede(tutte/i noi o quasi l'hanno visto, purtroppo o per fortuna-anagrafe...)solo dopo la sua tragica e prematura scomparsa, si vede comunque un'icona, uno stile canoro a suo modo unico, dove anche l'immagine è comunque accattivante-Presley sapeva, in specie se ben diretto, fondere suono e immagine-intendendo la sua, in primis. Ma ciò che ne fa un musical è soprattutto la capacità di unire scenografia e architettura, meglio,anzi, di funzionalizzare la scenografia a un'architettura che, naturalmente, trattandosi di set cinematografico, è comunque"virtuale", almeno in massima parte tale. Ann-Margret, coprotagonista con Elvis, è in una delle sue performances migliori, anche se il film è, sul piano tematico e dei significati, decisamente modestro- sarà solo in"Tommy"(1975)di Ken Russell, dall'opera rock degli"Who", che la Margret si esprimerà pienamente. Ma qui, come figura e come cantante, discreta pur se mai eccelsa, è comunque una presenza gradevole. El Gato
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