Un tram che si chiama Desiderio

Acquista su Ibs.it   Dvd Un tram che si chiama Desiderio   Blu-Ray Un tram che si chiama Desiderio  
Un film di Elia Kazan. Con Marlon Brando, Vivien Leigh, Karl Malden, Kim Hunter, Rudy Bond.
continua»
Titolo originale A Streetcar Named Desire. Drammatico, Ratings: Kids+16, b/n durata 122 min. - USA 1951. - VM 18 - MYMONETRO Un tram che si chiama Desiderio * * * * - valutazione media: 4,00 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Le pulsioni effettuano il loro furibondo ingresso! Valutazione 4 stelle su cinque

di GreatSteven


Feedback: 70013 | altri commenti e recensioni di GreatSteven
giovedì 3 agosto 2017

 UN TRAM CHE SI CHIAMA DESIDERIO (USA, 1951) diretto da ELIA KAZAN. Interpretato da VIVIEN LEIGH, MARLON BRANDO, KIM HUNTER, KARL MALDEN, RUDY BOND, NICK DENNIS, PEG HILLIAS, WRIGHT KING
Blanche DuBois è una donna depressa e tormentata, vittima di una dipendenza dal sesso e dall’alcol. Insegnante di inglese in una scuola media, perde il lavoro, asseritamente per un attacco improvviso di nervi, ma in realtà per aver avuto una relazione clandestina con un suo studente minorenne. A turbare ulteriormente il delicatissimo equilibrio emotivo di Blanche è stato il suicidio del suo giovane marito Allan, di cui lei è rea di averne ferito i sentimenti. Da Auriol, città del Mississippi in cui vive, Blanche si trasferisce dalla sorella Stella che abita a New Orleans col marito Stanley Kowalski, raggiungendo col tram chiamato Desire lo squallido appartamento al piano terra dove i due vivono. La convivenza con la sorella e il cognato si rivela però tutt’altro che soffice e serena, soprattutto perché Stanley è un’autentica forza della natura: primordiale, rozzo, brutale e volitivo, domina completamente il rapporto con la consorte, la quale non solo non ne prova fastidio, ma ne è addirittura attratta in una sorta di dipendenza amorosa pesantemente reciproca. L’arrivo di Blanche scombussola l’equilibrio su cui tale relazione è basata, e Stanley viene a sapere tutte le vicissitudini orribili e inenarrabili che appartengono al passato della cognata. Neanche l’incontro col maturo Harold Mitchell, collega di Stanley nella ditta di assemblaggi meccanici in cui entrambi lavorano, riesce a calmare le acque: l’uomo mostra attenzioni insistenti verso Blanche, ma lei si trova a costretta a respingerle dopo che ha già accettato la sua proposta di matrimonio, in quanto viene violentata da Stanley al termine di un alterco in cui culmina una tensione terrificante. Scossa in modo irreparabile dallo stupro, Blanche, che sta per diventare zia avendo la sorella in dolce attesa, precipita in uno stato di profonda instabilità mentale e viene ricoverata in un manicomio. Stella, disperata per l’internamento della sorella e amareggiata dalla reazione crudele del marito, se ne scappa col pargolo in braccio, promettendo di non rincasare mai più. Il film fu girato con lo stesso cast (esclusa Vivien Leigh, il cui ruolo fu giocato da Jessica Tandy nell’edizione teatrale) che aveva rappresentato il dramma di Tennessee Williams a Broadway, e l’autore del testo si prestò anche a scriverne l’adattamento cinematografico, incontrando però le barriere della censura che imposero dei rimodellamenti alla versione originale, in particolar modo per cancellare riferimenti evidenti all’omosessualità di Allan, il marito defunto di Blanche. La Leigh fu scelta grazie al dirompente successo ottenuto con Via col vento, e anche Brando, benché non fosse ancora celebre all’epoca, fu prontamente raccomandato dall’attrice protagonista che garantì alla troupe per la sua bravura recitativa. Malgrado i tagli, le riedizioni e i rimaneggiamenti vari cui fu soggetta, l’opera costituisce tutt’oggi una pietra miliare del cinema statunitense di tutti i tempi, un dramma sociale con quattro personaggi principali da cui traspira una tensione drammatica d’una potenza stupefacente, un affresco sui sentimenti umani che continua a sorprendere per la freschezza e originalità del tema e per il coraggio del suo autore teatrale e al contempo sceneggiatore di esser riuscito a parlare di argomenti allora considerati tabù e, per la prima volta in assoluto, affrontati con un certo realismo sul grande schermo. Alex North, compositore che scrisse la colonna sonora, rifiutò la composizione di leitmotiv ricorrenti per scrivere brevi brani strumentali che sottolineassero gli andamenti psicologici dinamici dei caratteri umani, rivelando una perizia straordinaria che realizzò un connubio estremamente funzionale fra la recitazione e l’accompagnamento musicale. La contrapposizione che verte sul quartetto di protagonisti non potrebbe essere più efficace e totale: alla prepotente arroganza di Blando (indimenticabile con la maglietta attillata e lo sguardo truce, simboli che furono fortemente imitati, quando la pellicola uscì) si contrappongono l’ansia fomentata e la personalità maniaco-depressiva di Leigh, giustamente premiata con l’Oscar assieme a Malden e Hunter, di cui il primo mette in campo i sentimenti sinceri d’un uomo vigoroso e di parola e la seconda inscena l’attaccamento passivo, ma talvolta anche combattivo, ad un marito che la controlla quasi con cattiveria, puntando inoltre sulla contraddittorietà emozionale che la lega alla sorella in un rapporto di amore-odio sempre pronto ad esplodere perché teso sul filo dell’incomprensione. Un esame psicologico di tutto rispetto, reso eccezionale dalle performances del cast, cui si aggiunge la scenografia degli interni di Hollywood – premiata anch’essa con l’Academy Award – in cui la maggior parte delle scene vennero girate, esclusi alcuni esterni ripresi direttamente a New Orleans. Il tram che dà il titolo al film è l’incipit geniale cui la vicenda si rapporta per prendere inizio, dall’arrivo di Blanche in Louisiana alla partenza finale di Stella, sebbene poi sia noto che il finale previsto da Williams nella sua pièce fosse molto più ambiguo e allusivo di quanto la produzione hollywoodiana avesse voluto intendere nel film, e in questo è inevitabile riconoscere un peggioramento del testo cartaceo, perché si ha voluto enfatizzare e anche un po’ gonfiare una morale significativa il cui intento risiedeva nel giocare nel binario della saggia mutevolezza. Una colonna incrollabile del cinema classico che funse da caposcuola e aprì la strada a tutte quelle opere facenti parte della settima arte che si proponevano l’obiettivo di raccontare la realtà dei fatti senza nasconderla né travisarla o modificarla a proprio piacimento. Nonostante il cambiamento conclusivo sopracitato, fu anche uno dei rari casi in cui il passaggio dal palcoscenico al grande schermo non rovinò la profondità, il carisma e la pregevole fattura strutturale di quanto si era visto a teatro: non è una cosa che capita tanto di frequente, se ci si ragiona bene. Una formazione generale ottimamente affiatata, contributi tecnici amalgamati fra loro come meglio non si poteva, almeno quattro o cinque momenti di pura poesia e una verosimiglianza così spiazzante che colpisce lo spettatore con la sua distante e magica intensità. 

[+] lascia un commento a greatsteven »
Sei d'accordo con la recensione di GreatSteven?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
33%
No
67%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di GreatSteven:

Vedi tutti i commenti di GreatSteven »
Un tram che si chiama Desiderio | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Marzia Gandolfi

Pubblico (per gradimento)
  1° | beppe86
  2° | g. romagna
  3° | dario
  4° | samanta
  5° | francesca romana cerri
  6° | greatsteven
  7° | stefanocapasso
  8° | il cinefilo
  9° | matteo
Festival di Venezia (2)
Premio Oscar (18)


Articoli & News
Immagini
1 | 2 | 3 |
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità