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…ma non quello che potremmo essere! (Amleto).
Questa deliziosa commedia che non si fa alcuno scrupolo di mettere alla berlina tutte le defaillance della vecchiaia, ci trasporta - ed è difficile opporsi - in un mondo di sogno. È il mondo popolato dai fantasmi del più grande attore del teatro britannico, che è come dire “del mondo!”. Un attore amato, idolatrato - con il tipico understatement very english, s'intende - che si è ritirato in una delle sue magioni in campagna, in compagnia d'un gatto, della fedele segretaria, ex-amante e dell'imperturbabile maggiordomo, suo ex servitore di camerino.
Con una leggerezza, alla quale non siamo più abituati, con un garbato humour, a momenti anche spinto e “black”, il regista ungherese Janos Edelényi ci ripropone una fiaba dove non si capisce bene chi sia chi…c'è una giovane e molto simpatica debuttante, alla My fair lady e ovviamente il suo Pigmalione, espertissimo del mestiere; c'è una Cenerentola e un Principe azzurro troppo agé e…incontinenente; Re Lear ormai demente e il suo ultimo incontro fortunato… Chissà!
I due protagonisti di questa fiaba moderna sono strepitosi, il settantenne, pluripremiato caratterista scozzese, comprimario al cinema ma protagonista assoluto sulla scena, Brian Cox che interpreta alla perfezione un ottantacinquenne, malato di Parkinson e Coco Koenig, una semi-debuttante attrice austriaca di grandi speranze. Lei interpreta Dorottya, una badante ungherese con velleità di palcoscenico, entusiasta di occuparsi del più celebrato attore del teatro britannico, (si fa per dire) “vivente”…perché ormai sir Michael sente di avere solo un ultimo appuntamento: soltanto signora Morte si lascerà “intrattenere” dal suo vecchio arnese. Irrompe nel grigiore del suo tramonto una ragazza carina e disinvolta che lo trascina di nuovo, in modo insperato, nella vita. Il vecchio mattatore sente di dovere moltissimo a questa ragazza che sopporta tutte le sue ubbìe e capricci, pur di stare accanto a quel “monumento” vivente. La coppia si dimostra molto affiatata e riesce, con un vero coup de scène a guadagnare la ribalta ancora una volta, per il vecchio leone ormai moribondo.
Tutto è interpretato con una dolce e suadente malinconia.
Bravi tutti gli attori e dialoghi superlativi.
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