L'educazione sentimentale di Eugénie

mi č ricapitato sotto gli occhi questo film proprio ieri e non lo ricordavo tanto pessimo. insomma se ci si deve avventurare in una riproduzione cinematografica di un romanzo sadiano, si dovrebbe rischiare molto di piů. le tematiche trattate in "la filosofia nel boudoir" sono appena accennate in quei dialoghi sistematici e noiosi presenti nella sceneggiatura. non compare quel crescendo di perversione tipico in sade che ci si aspetterebbe, del resto stiamo parlando di pornografia filosofica, quindi alla fine si doveva arrivare inevitabilmente ad esaltare tutte le forme del vizio, crimine compreso. i personaggi non sono credibili, troppo blandi,: dolmancč avrebbe dovuto rivelarsi uno spregiudicato e crudele uomo di mondo e la marchesa un'istitutrice volgare. piů che altro dolmancč pare un hipster con quella barba che proprio č anacronistica per un nobile 700esco e la marchesa troppo raffinata e poco gretta. una lettura attenta di sade avrebbe messo in luce l'osceno e il ridicolo che si mescolano sempre senza scordare uno degli elementi fondamentali che riveste tutta la letteratura erotica del xviii secolo: il voyeurismo. in effetti la cosa maggiormente centrata č la musica barocca che incornicia le scene.