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Western atipico, più che interessante, "romantico"con tutti i crismi semantici(significanti forti: alba, tramonto, suonatrice messicana)del romanticismo, senza Indiani o inutili sparatorie, "Guns of Diablo"è concentrato su una storia di violenza e sopraffazione, legata anche un modello socio-educativo assurdo(famiglia patriarcale di vecchio tipo, società autoritaria quanto, paradossalmente, basata sulla legge del più forte), con un Charles Bronson decisamente lontano dai film di successo(I"Giustizieri della notte"realizzati in serie, ma in realtà dal grande"C'era una volta il West"di Leone...), Kurt Russell agli esordi ma già veramente bravo nella parte del ragazzino, Susan Oliver di cui non si sa molto. Con in più un altro elemento: lo"spaesato"che viene visto con diffidenza, le lotte interne alla famiglia e al microgruppo sociale. Tutti elementi che, insieme a una regia attenta, non succube della"velocità", che sa evidenziare quanto è saliente, togliendo-tagliando fuori quanto è inutile e pletorico, si concerntra sui tratti forti della narrazione.Decisamente in controtendenza, ma la notazione vale solo per chi si ricorda il telefilm in questione, con la retorica esibita di"Bonanza", che è di quegli anni . El Gato
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