L'umorismo surreale di Jakubisko ha fatto sì che venisse definito il Fellini slovacco, e lo stesso Maestro, intervistato una volta a proposito, non ha mancato di spendersi in elogi.
Tuttavia, questo film venne accolto senza particolari entusiasmi dai quotidianisti italiani. Un pò troppe. Perché se appaiono discutibili "L'ape millnaria" o "Arrivederci all'inferno, amici", qui non mancano spunti di riflessione
interessanti. Cosa rappresenta la ragazza, per esempio? Al di là di metafore più o meno facili, forse più "Semplicemente" un'esistenza alternativa, una (condi)visione diversa dell?Amore: è terminato un conflitto, ma impera lo stalinismo,
quindi la Cecoslovacchia viene (intra)vista nel dopo e nel durante, come dimostrano gli impasti con la faccia di Stalin.
Il finale non è necessariamente così consolatorio: forse, restituisce al film la sua dimensione di favola, un pò troppo incompresa in Italia.
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