Certo questo film di Gordon Douglas"I giganti toccano il cielo"(più esplicito e onesto il titolo originale"Bombers B -52", decisamente)non è un chef d'oeuvre, ma in qualche modo è espressione di un'epoca: il buon padre(Karl Malden), sergente tutto d'un pezzo, ma anche papà, poco contento del fatto che la figlia(Natalie Wood)frequenti un colonnello giovane e"playboy", ma poi, lo happy end è di prammatica. Poi c'è la"retorica della pace", la detente, insomma il"si vis pacem, para bellum"(se vuoi la pace, prepara la guerra), decisamente in linea appunto con la detente, la"guerra fredda", con le relative crestomazie del generale, di non so quale altro ufficiale, di...tutti. Era il clima d'allora che quasi nessuno di noi ha vissuto, se non da troppo piccolo(a)per capirci qualcosa. Ciò che in seguito abbiamo letto e studiato o che poi ci hanno raccontato genitori e persone adulte non fa testo o meglio lo fa anche pienamente, ma quale interpretazione, non come testo di prima mano. IN questo quadro si inserisce l'esibizione"muscolare"di forza da parte del regista, con scene certo anche spettacolari e non poco , per l'epoca. Ancora da sottolineare il contrasto(biografico, non solo gossiparo)tra Karl Malden, quintessenza della calma e Natalie Wood, la"James Dean" al femminile, contrasto classico padre-figlia, destinato a ricomporsi, ovviamente. Ma, appunto, extra-finzione filmica(in realtà tra i due non intercorre alcun legame di parentela), la contrapposizione caratteriologica è molto interessante. "Magia"del cinema? El Gato
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