Signs

Dopo film del calibro di Il Sesto Senso e Unbreakable, Shyamalan ritorna con un nuovo capolavoro, Signs, forse l'apice più alto della sua carriera. Il film è perfetto sotto ogni punto di vista: regia, sceneggiatura, trama, musiche, dialoghi etc. Tratta di un'invasione di alieni sulla terra ma questa volta la storia non è narrata alla solita maniera. Qui i protagonisti della pellicola non sono gli alieni (che preferiscono rimanere dietro le quinte) ma la famiglia che rifiuta a ogni costo tutto ciò che accade attorno a essa, isolandosi dal resto del mondo per tentare di mantenere il clima di serenità che ha sempre avuto, nonostante il pericolo imminente. Il film gira molto attorno alla fede del protagonista Grahal (Mel Gibson) e non mancano riferimenti religiosi, tuttavia è godibilissimo anche da chi, come me, non crede. Magnifica specialmente l'interpretazione di Phoenix ma molto buone anche quelle degli altri personaggi. Concordo con chi (almeno per quanto riguarda questo film) l'ha paragonato a Hitchcock, la suspance che cresce lentamente e che ti fa domandare "adesso cosa accadrà?" è costantemente presente. Ogni inquadratura, come in Unbreakable, è ben studiata per imprimersi in maniera indelebile nella mente dello spettatore. Le musiche sono perfettamente integrate con tutto il resto e contribuiscono tantissimo ad aumentare la tensione. È un film per tutti, non può non piacere quindi lo consiglio a chiunque. PERSONALMENTE lo preferisco di gran lunga ai soliti blockbuster con alieni ed effetti speciali alla Spielberg stile La Guerra dei Mondi.