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Torrente è in assoluto il braccio più idiota della legge che si sia mai visto, è uno dei personaggi di maggior successo commerciale spagnolo, è sconcio, sboccato, sessista e razzista. Partorito dalla mente per forza di cose beffarda di Santiago Segura, è giunto (in Spagna) alla quarta avventura (questa, la prima in Italia) in cui il bisuntissimo ciccione, detective malissimo in arnese, viene incaricato da un losco figuro di uccidere un businessman ma si tratta di un trappolone e finisce in galera dove organizzerà fuga e riscossa. Si tratta di una parodia ultra ultra ultra volgare con esplosioni, inseguimenti, sparatorie, gag più non riuscite che riuscite e noti calciatori in cameo quali Aguero, Fabregas, Sergio Ramos, Arbeloa e Higuain. Si ride ogni tanto e quando non si ride si vomita, le intenzioni sono completamente folli e lo si capisce già dai titoli di testa in stile porno-007, gli omaggi sono svariati, la pellicola se ne strafrega del politicamente corretto e rientra perfettamente nell'exploitation in salsa spagnola con una certa tendenza al cattivo gusto anche gratuito. Come è ovvio, tecnicamente il film lascia molto a desiderare, il montaggio è pieno di falle, i dialoghi sono sboccati e poco curati e in generale regna la pochezza. Per godersi la pellicola occorre staccare il cervello e stare al gioco e considerare il trash come cosa normale. Commedia più demenziale che comica, becera a più non posso che si bea di tutto ciò. Ma questo personaggio non solo ha successo, almeno in Spagna, ma ha ispirato anche fumetti e videogames. Il nostro Nico Giraldi era comunque molto, molto meglio.
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