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La trama è avvincente ed eccellente la narrazione filmica. Pur non potendo contare sul solito protagonista muscoloso si muove con grande rispetto dei codici di genere del mitologico italiano. Il tema è quello del potere che, in questo genere cinematografico, appare sempre corrotto. Chi detiene il potere è un tiranno e poco importa se è un barbaro, un greco, un persiano, un personaggio di fantasia o, come in questo caso, un romano. Il potere corrompe gli uomini e da questa sorta di maledizione non è esente neppure il tribuno Silla che con le sue angherie provoca la ribellione delle tribù galliche dopo la conquista di Alesia. Il protagonista che si ribella al despota è Brenno, il cui personaggio verrà poi ripreso l’anno dopo nel film Brenno il nemico di Roma. Nonostante la firma di Luciano Ricci, alias Robert Wise, in molti sostengono che il vero regista sia stato Riccardo Freda. Tra i sostenitori di questa tesi ce n’è uno autorevole come Philippe Leroy, che nel film veste i panni del cattivissimo Silla. Lui stesso in un’intervista concessa a “Nocturno” rivela «Solo contro Roma è stato realizzato quasi interamente da Freda! Intendo dire che tutte le sequenze d’azione sono sue, e lui era un regista davvero incredibile. Per lui il film veniva prima di tutto».
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