La migliore offerta |
||||||||||||||
Un film di Giuseppe Tornatore.
Con Geoffrey Rush, Jim Sturgess, Sylvia Hoeks, Donald Sutherland, Philip Jackson.
continua»
Titolo originale The Best Offer.
Drammatico,
durata 124 min.
- Italia 2012.
- Warner Bros Italia
uscita martedì 1 gennaio 2013.
MYMONETRO
La migliore offerta
valutazione media:
3,57
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
|
||||||||||||||
|
||||||||||||||
|
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Senilitàdi renato volponeFeedback: 38280 | altri commenti e recensioni di renato volpone |
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
giovedì 3 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tornatore abbandona il sud dell’Italia e le sue storie per dedicarsi ad un intricato giallo nell’ambito dell’arte. Non poi così intricato perché ad un quarto di film si sa già come andrà a finire. Virgil Oldman, un vecchio e ricco battitore d’asta si trova a dover catalogare il patrimonio di una misteriosa e nascosta ereditiera. Lui porta sempre i guanti e ha paura di toccare gli altri e le cose toccate dagli altri, lei soffre di agorafobia e vive nascosta in una stanza segreta in una vecchia villa. Un occhio attento svelerà ben presto i misteri nascosti dietro a queste due figure e agli altri personaggi perché la psicologia e la trama del giallo in questa sceneggiatura vengono prese ad un livello base, quasi infantile. Le scene sono protratte oltre ogni limite di accettabilità e dopo venti minuti lo spettatore comincia a guardare l’orologio e a misurare i tempi. L’eleganza raffinata e il fasto delle antiche opere appare solo come una lieve patina che, al primo alito di vento, viene sollevata lasciando trasparire una realtà asettica e davvero troppo inverosimile. Buona la recitazione di Geoffrey Rush, ma il regista non lo aiuta a venir fuori con un accento sopra le righe, rimane legato a vecchi canoni recitativi e le riprese lo relegano a ruolo di vecchia maschera. Bella e drammatica Sylvia Hoeks, ma troppo bella e troppo drammatica per essere una ragazza di 27 anni chiusa in una casa da quando ne aveva 12, poi la storia dirà che non è così e i tempi non sono rispettati, libertà poetica del regista. Il timbro del film in effetti punta il peso sulla poesia dell’amore vero rispetto alla passione e alla struggente solitudine, ma il regista, che ha scritto anche la sceneggiatura, non ha la delicatezza e la sensibilità per riuscire a rendere almeno un’emozione. Una stella per la musica e la fotografia è forse quasi già troppo.
[+] lascia un commento a renato volpone »
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ultimi commenti e recensioni di renato volpone:
|
|||||||||||||||||||||||||||||||||||||