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Match Point |
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Un film di Woody Allen.
Con Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Matthew Goode.
continua»
Drammatico,
durata 124 min.
- USA, Gran Bretagna 2005.
uscita venerdì 13 gennaio 2006.
MYMONETRO
Match Point  
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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LA VITA? CASO O FORTUNA?
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| lunedì 31 dicembre 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
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Quando si parla di Woody Allen,siamo sempre stati abituati a prendere in considerazione l'aspetto comico o comunque brillante,che rappresenta meglio il regista statunitense.Ora sembra che un leggero tarlo si sia insinuato nei fan di Allen e gradualmente abbia preso sempre piu' importanza,ovvero il tarlo dell'eterogeneita' del suo cinema.Dopo il buon successo di Melinda e Melinda,Allen si cimenta in una storia morbosa,ossessiva,e decisamente oscura.Chris,ex tennista professionista,appena arrivato a Londra,insegna il tennis come lavoro.Incontra una persona con cui stringe,e gradualmente conoscera' la sua famiglia molto aristocratica,si innamorera' della sorella del cuo amico,fino a quando si sposeranno.Il caso vuole che nel frattempo Chris conosca la ragazza del suo amico estremamente sexy,il suo nome e' Nola,e il suo fascino diventa irresistibile per Chris.Nonostante un lieve allontanamento tra i due,nel quale appunto Chris poi si sposa,essi si rincontrano e la passione esplode senza freni.Ma cosa puo' fare Chris ora che Nola e' incinta di lui? e perche' con sua moglie invece non riesce ad avere un bambino? Chris e' tormentato,ma una cosa la sa' per certo,non puo' rinunciare al lusso e al benessere che sua moglie e la sua famiglia gli offre,inoltre ha anche un lavoro importante finanziario,cosa rimane da fare?finire tutto in tragedia,e poi lasciare che una maschera copra il tutto.Woody Allen dirige uno dei suoi migliori film dell'ultimo periodo,la tecnica supera ogni immaginazione,si ha come l'impressione di viverla fino in fondo,il suo ritmo,le sue riprese,diventano come il respiro dello spettatore,necessarie e naturali come a creare un tutt'uno con l'occhio e lo schermo.La musica dell'opera assale il film continuamente e lo arricchisce di atmosfera,magistrale la sequenza in cui Chris armato di fucile compie la strage,la tragedia di Otello viene cantata nell'opera,tutto assume un clima musicale,unire le atmosfere diventa necessario.Ottimo tra l'altro anche il dirttore della fotografia(Remi Adefarasin) che sapientemente riesce a creare spesso quell'effetto oscuro(nel teatro,nella scena onirica finale del poliziotto) che simboleggia l'inconscio,quell'oppressione soffocante che graffia l'anima del protagonista affidato alla logica e non piu' al sentimento.Le tematiche affrontate nel film sono parecchie,si parla della fortuna o della sfortuna metaforizzando il tutto in una partita dove una palla puo' sbattere al centro della rete e a quel punto puo' o cadere dall'altra pate del campo oppure nel nostro campo.Cosi e' il caso di Chris,la sua vita avviene per caso,come del resto la sua fortuna,tirando un anello rubato alla donna che ha ucciso prima di Nola per simulare una rapina,quell'anello(dunque simbolo del legame)cade e sara' la sua fortuna perche' grazie ad esso lui non sara' sospettato di omicidio.Pertanto un particolare chiave si trova nel concetto di logica e sentimento,Chris tiene a sua moglie,ma senza dubbio e' attratto molto di piu' da Nola,e si potrebbe affermare che senza dubbio egli l'ama,non a caso ha un figlio da lei,ma,ora se prevarrebbe il sentimento egli lascerebbe sua moglie rinunciando al materialismo per dar libero sfogo al sentimento,invece egli decide di dar ascolto alla logica e uccidere Nola in modo che si uccide il sentimento e si lascia la logica,Un piccolo particolare simbolista si trova anche nell'arma dell''omicidio,un fucile a canne mozze,un simbolo fallico che non a caso uccide due donne.Allen tocca un vertice che prima d'ora non aveva mai nemmeno immaginato probabilmente,ma una cosa e' certa il suo talento e' decisamente molto eloquente.Gli attori anche meritano una particolare attenzione,Jonathan Rhys.Meyers e' ottimo nella parte tormentata di Chris,e gradualmente evolve il suo personaggio che gia' con dei sguardi intende il suo pensiero,invece Scarlett Johansson e' terribilmente sexy,e la coppia funziona anche troppo bene.Rimangono indelebile alcune scene,come il loro primo incontro poche parole e molti sguardi,e la scena in cui i due fanno l'amore sotto la pioggia(l'acqua della pioggia diventa un mezzo di purificazione in cui appunto i due possono togliersi la maschera e dar libero sfogo alla loro passione).Allen ancora una volta riflette sul concetto di colpa o meglio di delitto e castigo,l'omicida rimane impunito,la giustizia non esiste,l'ipocrisia e' forse l'arma piu' spaventosa che l'uomo abbia.Quasi ai livelli di Crimini e misfatti,ma senza dubbio si lascia ricordare per molto.
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