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Qualche aggancio storico significativo non nuoce a una storia la cui sceneggiatura vede anche l’intervento dell’ottimo Sergio Sollima. Il film conferma una sorta di regola non scritta per la quale la figura di Marco Aurelio viene sempre trattata con simpatia e rispetto dal cinema di ogni latitudine. Tra i personaggi storici inseriti nella narrazione figurano, oltre all’ambizioso Commodo, interpretato da un Alan Steel, alias Sergio Ciani, nell’insolito ruolo di “cattivo”, anche il senatore Emilio Leto, la concubina Marcia e il generale Settimio, destinato a diventare imperatore con il nome di Settimio Severo. La figura di Ursus è tratteggiata in modo particolare rispetto agli altri film che lo vedono coinvolto: interagisce con personaggi e vicende storicamente connotate, limita molto le sue esibizioni muscolari e, infine, si è convertito al cristianesimo.
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