Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare |
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Un film di Rob Marshall.
Con Johnny Depp, Ian McShane, Penélope Cruz, Richard Griffiths.
continua»
Titolo originale Pirates of the Caribbean: On Stranger Tides.
Azione,
Ratings: Kids+13,
durata 141 min.
- USA 2011.
- Walt Disney
uscita mercoledì 18 maggio 2011.
MYMONETRO
Pirati dei Caraibi - Oltre i confini del mare
valutazione media:
3,39
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il 4° non convince, fa rimpiangere i precedentidi Yvaine92Feedback: 386 | altri commenti e recensioni di Yvaine92 |
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mercoledì 11 aprile 2012 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Londra. Jack sfugge alle guardie del re dopo aver salvato il vecchio compagno Gibbs, qui incontra Angelica, sua vecchia fiamma, che lo costringe a salire a bordo della Queen Anne's Revenge, la nave del famigerato pirata Barbanera per partire alla ricerca della Fonte dell’Eterna Giovinezza. Verso la stessa meta sono diretti Barbossa, al servizio della corona d'Inghilterra, e gli spagnoli interessati anche loro alla caccia al tesoro. Ma sulla loro strada si presenteranno molti ostacoli da superare. Insomma il famoso pirata è tornato ma non è più quello degli esordi: in questo quarto film non è più la figura di spicco ma diventa una macchietta, un protagonista che non riesce a condurre la vicenda, basata più su gag e battute che sull’intreccio. L’ impressione è che il film sia stato costruito a fatica cercando di scrivere una sceneggiatura che possa sembrare fluida e plausibile, solo per dare spazio al personaggio di Jack Sparrow che ormai Johnny Depp indossa come un guanto ,ma che non riesce più a stupire e invece di evolversi subisce una regressione; nella sua staticità non diverte più e ci fa solo sorridere rendendoci nostalgici verso i film precedenti. Il cambio di regia si avverte, Gore Verbinski abbandona il progetto in favore di Rob Marshall che non comunica né la stessa energia, né l’abilità nel gestire azione e narrazione. Infatti le sequenze visive e spettacolari vanno in ribasso per dare spazio a dialoghi sferzanti e veloci che diventano ripetitivi, così come alcune sequenze le quali, più che sembrare un omaggio alla saga mostrano il bisogno di creare una sensazione di familiarità nello spettatore, per cercare di mitigare la debolezza del film, ottenendo solo l’effetto di testimoniarla. Fra i personaggi principali, tutti impegnati nella corsa alla fonte con motivazioni alquanto esili, troviamo: Penelope Cruz ,al di sotto delle aspettative, interpreta Angelica la figlia del pirata Barbanera (Ian McShane) il villain cui, però, manca il giusto mordente; Geoffrey Rush che torna a interpretare Barbossa e ,nelle nuove vesti, riesce a divertire. Si avverte la mancanza di Orlando Bloom e Keira Knightley; in una sorta di sostituzione poco riuscita abbiamo la storyline dell’uomo di chiesa con la sirena, vicenda però che viene inserita solo nell’ultima parte del film senza che sia né approfondita né conclusa. Una sceneggiatura insomma che cerca di supportare il protagonista ma che per farlo inserisce troppi elementi: Sirene, Zombie e anche il Vodoo, tutti narrativamente sotto sfruttati. In definitiva una trama che, per quanto densa, risulta in realtà molto lacunosa e confusionaria, al punto di rendere il film stancante da guardare anche per la sua eccessiva durata(141 minuti). Per concludere, questo capitolo della saga più uno spin-off che un sequel, ci fa rimpiangere l’epica e il coinvolgimento dei precedenti e non ci ispira niente di buono per il già programmato quinto capitolo.
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