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I capelli portano alto il nome della vendetta di una ragazza vittima di un espianto d'organi. Viva o morta che sia, il suo corpo viene trafugato da un trico-feticista che dà modo allo spirito rabbioso della donna di diffondere e spargere morte, consegnando diaboliche ciocche assassine in regalo a parrucchieri della zona. Un'apprendista parrucchiera e la piccola figlia della sua sorellastra ne vedranno delle belle.
Nella scelta di un tema "insolito" ma sociologicamente e psicoanaliticamente evocativo, con una recitazione non al top e piuttosto altalenante (brava soprattutto la bambina), Sono Sion confeziona un film eccessivo, grottesco e all'insegna del weird horror più sfrenato. Non mancano all'appello violenza femminile, attitudine alla prostituzione e l'estremo tentativo di ricostruire un clima familiare accettabile nonostante tali elementi.
Il film mantiene un buon ritmo anche se a volte indugia un po' troppo su alcune scene. Consigliato soprattutto a chi ha intenzione di diventare parrucchiere.
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