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E' la storia di due fratelli che si sostengono l'un l'altro, dentro come fuori il ring, mettendosi anche reciprocamente alle corde. Film vero, fisico e metaforico, libero da paletti o confini e limita al solo finale dosi di buonismo. Perchè, qualsiasi sia il risultato, nella boxe a fine match ci si abbraccia. Enorme Christian Bale, che nemmeno consumato dal crack sembra più grande di Wahlberg, ma in ruoli ossuti da clamorosamente il meglio che può, come forte Melissa Leo nel ruolo di madre/manager/chioccia/parassita. Storia vera, troppo romanzata però, tanto da sembrare fasulla, perchè wahlber incassa pugni a destra e a manca spacciandoli per pseudo tattica, tanto da far pensare che il campione dei welter Ward, quello vero, dovrebbe far(si) giustizia da solo. Rappresenta un exploit sul mercato americano di quella stagione dominato da fantasy e animazione, la storia di pugni, sudore, sangue e redenzione che non c'entra nulla col Rocky di stallone ha conquistato tutti e ha saputo farsi largo anche agli Oscar. Gli assiomi sono i soliti da film sportivo: ascesa, caduta, riscatto e trionfo del protagonista mentre l'altra sequenza tipica è quella della decadenza di chi è stato in cima al mondo che invece vediamo nella storia del co-protagonista. Oltre a Bale, che ruba la scena a wahlberg (e non ci vuole poi molto) e alla Leo, non va dimenticata la regia di David O. Russell, frenetica quasi fosse un documentario o un servizio sportivo, che ha saputo ben tratteggiare le dinamiche famigliari dei fratelli e a dare buone sensazioni nei rari momenti in cui prevale l'umorismo. Il difetto peggiore del film è invece Wahlberg e la sua interpretazione moscia e troppo a testa bassa. Passi che il suo talento non è lontanamente paragonabile a quello di Bale me proprio il personaggio del fratello mato e sbandato, genio e sregolatezza, croce e delizia è quello che affascina, fa da traino al film e acchiappa lo spettatore che invece fatica ad immedesimarsi in Mickey Film che non è più corale, come probabilmente previsto ma è totalmente dipendente da Bale. Ultima nota stonata le sequenze sportive: non comunicano passione, recentemente si è visto di meglio, molto meglio, vedasi per esempio le scene (anche se lo sport è diverso) in "The wrestler".
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