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Particolarmente solido e concreto, asciutto, viaggia spedito e spigliato, veloce e senza pause, magari sa di già visto e non offre grosse innovazioni ma è un buonissimo compromesso per film senza particolari pregi ma nemmeno evidenti difetti. Un pò di confusione la fa (non è comunque il leit motiv del film?) dopo un buon inizio il corpo centrale del film è piuttosto raffazzonato ma pur sempre fluido nel suo essere elementare. E il finale, grazie ad un buon ribaltone è indovinato e avvincente. Statham è perfettamente a suo agio, ruoli come questo gli sono decisamente calzanti, ben spalleggiato da Snipes finalmente ritrovato dopo film d'azione minori e al giovane Ryan Philippe, che non sarà il massiomo dell'espressività facciale ma è attore in buona ascesa. Non ci si annoia e questa è la cosa fondamentale: un action thriller non può e non deve farlo, merito di un ritmo costante e e di una storia avvolgente col caos che domina e lo spettatore che rimane più volte spiazzato. Il regista non fa nulla di speciale per essere ricordato (se lo si ricorda è giusto per il nome...) ma grazie a qualche furbata, qualche esplosione, sparatorie e corse sfrenate lo rende godibile senza troppi pensieri. Buona la parte dialogata che spesso in film di genere passa in secondo piano in favore di quella movimentata. E spetta a chi guarda raccogliere i pezzi sparpagliati e ricomporre il puzzle. I doppi ruoli, quando ben celati, sono un asso nella manica quasi imbattibile.
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