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Il film è un ottimo esempio di regia ben fatta e sceneggiatura ben scritta. Nel panorama cinematografico attuale sicuramente un buon film, ma purtroppo deludente osservando il potenziale buttato al vento. Woody cerca di riciclare una parte della sua vita e del suo passato cinematografico allestendo un film dall'ottimo ritmo, che resta continuamente sospeso senza approdare a nulla di conclusivo. La morale è poi bruciata nelle prime battute, quando uno dei personaggi svelerà il senso dell'intera storia in poche battute, parlando della sindrome dell'epoca d'oro. Da lì in poi il susseguirsi degli eventi diventa uno scontato raggiungimento della suddetta sindrome al suo apice, costringendo ad un traumatico (quantomeno secondo le intenzioni di Woody, dal film sembra che la cosa passi con assoluta non curanza) ritorno alla quotidianità. Bel soggetto, purtroppo solo diluito in una sceneggiatura piacevole ma per nulla incisiva. Un vero peccato.
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