Melancholia |
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Un film di Lars von Trier.
Con Charlotte Gainsbourg, Charlotte Rampling, Stellan Skarsgård, Alexander Skarsgård.
continua»
Fantascienza,
Ratings: Kids+16,
durata 130 min.
- Danimarca, Svezia, Francia, Germania 2011.
- Bim Distribuzione
uscita venerdì 21 ottobre 2011.
MYMONETRO
Melancholia
valutazione media:
3,54
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Funerale di un mondo già mortodi hollyver07Feedback: 11360 | altri commenti e recensioni di hollyver07 |
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domenica 23 ottobre 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Ciao. Film che considero decisamente particolare, la vicenda ci racconta che esso appartiene al genere fantascientifico ma è decisamente (chiaramente) orientato ad un sofferto sguardo ed una cupa riflessione sulla condizione umana. Non desidero esprimere un voto perchè ci sono alcuni aspetti per il quale mi è piaciuto tantissimo, molto poco in altri e per questo ritengo opportuno chiarire che credo sia un film da vedere assolutamente ma, in ambito della cinematografia d'autore, definire un giudizio esprimendolo con un voto di gradimento non mi sembra affatto equo. Iniziando dalle valutazioni positive, metto in primo piano gli elementi tecnici: la trama, i dialoghi, una splendida fotografia, le scenografie e l'ambientazione, il montaggio, le musiche e la colonna sonora, elementi che hanno eccellentemente sostenuto e sottolineato gli intendimenti del regista. Il ritmo narrativo è stato chiaramente tenuto molto basso con alcune scene protratte temporalmente, quasi a voler "fissare" immagini e sensazioni trasmesse allo spettatore. Da tale contesto separo soltanto la recitazione della quale ritengo sia opportuno valorizzare separatamente le interpretazioni di K. Dunst e C.Gainsburg, rispettivamente Justine e Claire, ottime e riuscite rappresentanti delle facce opposte di una moneta dei cui lati sia difficile definirne testa e croce. Del restante cast ho apprezzato particolarmente il ruolo di S. Skarsgard (il datore di lavoro di Justine) a mio avviso capace di trasmetttere efficacemente l'abituale grettezza di alcuni comportamenti umani. Degli altri attori impeganti mi sento di affermare che erano tutti abbastanza ben intonati ai rispettivi ruoli, tutti impostati a rappresentare diverse personalità a stretto contatto e tutte isolate nel proprio mondo; in merito e non ho rilievi particolari sui quali soffermarmi, compresi K. Southerland e C. Rampling. Passando alle considerazioni sulle cose che non ho gradito preciso che si tratta dello "sguardo" sull'uomo, non tanto sulle idee proposte. Invero... ho difficoltà ad accomodare ed accettare cognitivamente come elementi e riflessioni condivisibili l'ottica del regista nei confronti dell'umanità. In questo lungometraggio, L. von Trier ha essenzialmente proposto un dualismo femminile posto di fronte ad un evento finale che evidenzierà tutta la fragilità umana e la sua tracotanza, arroganza quotidianamente manifestate. In questo caso è opportuno evidenziare che i ruoli d'arroganza, egocentrismo ed egoismo siano principalmente "vestiti" da personaggi maschili - Spoiler - il suicida del film (così per evitare eccessive informazioni) non a caso è maschile, come ruolo risulta un adeguato compendio degli atteggiamenti che ho descritto -. Inoltre, la proposizione di una netta ed evidente separazione tra l'elemento natura e quello umano (come se noi, per quanto biechi e dissennati, non appartenessimo alla natura delle cose ed alla natura stessa) spegne qualsiasi forma di speranza; consideriamolo un "suggerimento" che indirizza il film in una terribile attesa dell'ineluttabile evento finale che sarà la pirotecnica cremazione di un mondo fatto di esseri umani "già cadaveri". Onestamente... non appartengo al gruppo degl'illusi ed ottimisti a tutti i costi e non sono edotto sul pieno significato del "dogma" di L. von Trier. D'altro canto, in termini esclusivamente pragmatici, non è nemmeno semplice ipotizzare quali che sarebbero i comportamenti delle masse e di singole persone di fronte ad un simile evento quindi, essendo questo un film che lo permette, gli spunti di riflessione sono a dir poco interessanti e numerosi. Per quanto mi riguarda, non riesco ad accettare l'idea di un mondo fatto di esseri viventi ma già defunti nell'anima... o meglio nell'io... indipendentemente dalla fine alla quale possiamo essere soggetti. Pensiero personale a parte, ad ogni buon conto, ritengo che questo film sia decisamente ben realizzato e meriti d'esser visto. Buona visione e saluti a tutti
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