Un cocktail di avventura, intrigo di spionaggio e commedia degli equivoci, “suocero” di altri film del genere, ovvero imparentato con “Prima di mezzanotte” e “Un provinciale a New York” (del quale ha lo stesso regista e lo stesso ritmo indiavolato). Inverosimile e ridicolo nella scena della sparatoria all’aeroporto (dove Arkin fa troppo lo stupido), ha trovate già viste ma sempre di ottimo effetto. La festa di matrimonio si richiama ad “Appartamento al Plaza” (sempre lo stesso regista e stessa inquadratura dalla finestra con vista su Central Park). Tiene sempre banco la simpatia di Peter Falk, in una delle sue rare sortite al di fuori del tenente Colombo.
Il grosso sicario con la barba che attende Falk all’ingresso del palazzo sembra Bud Spencer, del quale ha la stessa voce di Glauco Onorato (lo storico doppiatore di Bud): infatti è proprio la sua.
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