Arancia meccanica |
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Un film di Stanley Kubrick.
Con Malcolm McDowell, Patrick Magee, Adrienne Corri, Michael Bates.
continua»
Titolo originale A Clockwork Orange.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 137 min.
- Gran Bretagna 1971.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 29 novembre 2021.
MYMONETRO
Arancia meccanica
valutazione media:
4,19
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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la bontà è la sceltadi giu/da(g)Feedback: 4763 | altri commenti e recensioni di giu/da(g) |
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mercoledì 19 gennaio 2011 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Non si vuole qui discutere dell'eccellente regia di Kubrick, delle scene storiche o della stupenda colonna sonora di Carlos (la nona elettronica è fenomenale), ma del fatto che questo film, tratto dall'omonimo romanzo di Anthony Burgess, scandalizzi ancora per la sua dose di violenza; eppure come nella pittura, nella letteratura o nel teatro qui essa assume un ruolo catartico, non è fine a se stessa e non crea un danno sociale, come molti sostengono. In Arancia Meccanica infatti, la violenza viene sempre identificata con quella fisica ignorando sempre la sua duplicità: quella passionale ed infantile di Alex (il cui nome è leggibile come a-lex, senza legge) e quella fredda, calcolata e psicologica della Scienza e dello Stato. Appunto su questo si batte il tasto: la libertà è la scelta di poter compiere il bene come il male, è meglio un mondo di violenza assunta scientemente che uno programmato per essere buono ed inoffensivo, dice Burgess. La bontà è la scelta, non necessariamente il bene in sé. A questo è riconducibile il curioso titolo, derivante, è ancora Burgess a dirlo, da un'espressione cockney (as queer as a clockwork orange) che indica un oggetto buono in apparenza, ma finto all'interno, un giocattolino a molla controllabile da qualsiasi padrone. Alex è un bambino, l'unico personaggio sincero del film, anche se la malvagità sta nel suo carattere infantile; viceversa personaggi che gli gravitano attorno sono corrotti, agiscono per secondi fini e dimostrano una malignità più sottile della sua, goliardica e fine a se stessa. Il Potere, infine, che imbocca Alex e per autoconservarsi è capace di ogni compromesso, annullando qualsiasi Etica perché ritenuta un sofisma. In un'epoca dove il bisogno di sicurezza si fa di nuovo pressante questo film andrebbe riproposto per non incappare in quelle scorciatoie del pensiero, dove in cambio della tranquillità si potrebbe vendere qualcosa di molto più prezioso.
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