Vestito per uccidere

Acquista su Ibs.it   Dvd Vestito per uccidere   Blu-Ray Vestito per uccidere  
Un film di Brian De Palma. Con Michael Caine, Angie Dickinson, Nancy Allen, Mark Margolis Titolo originale Dressed to Kill. Horror, durata 105 min. - USA 1980. MYMONETRO Vestito per uccidere * * * - - valutazione media: 3,14 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Il grande luna park Valutazione 0 stelle su cinque

di Livio De Fabrizio


Feedback: 223 | altri commenti e recensioni di Livio De Fabrizio
domenica 12 dicembre 2010

Coi titoli di testa arrivano le musiche, fedeli compagne dello spettatore per tutti i cento minuti successivi. La prima sequenza è quasi un’anteprima del film: Angie Dickinson fa la doccia e si tocca un po’ dappertutto, dal seno al pube, godendo un po’ di pensieri proibiti e un po’ del proprio stesso corpo e dei propri gemiti lascivi. Peccato che quel corpo non sia il suo: è di una modella di Playboy, e solo il montaggio cinematografico illude lo spettatore. Si è parlato di un riferimento a Psycho, ma in fondo è solo una doccia: piuttosto, il regista sembra autocitarsi, perché risaltano abbastanza chiaramente le analogie con la prima sequenza di Carrie. Nell’indifferenza del marito, che si rade pochi metri più in là, la donna viene agguantata da un uomo spuntato forse da dentro al muro: ma è solo un sogno. La nostra è, come si intuisce, insoddisfatta del marito e quindi aspirante mangiatrice di uomini. Nessun problema: alla mostra d’arte troverà pane (o meglio pene) per i suoi denti. La lunga sequenza, tipicamente alla De Palma, in cui i due si rincorrono l’un l’altro, è uno degli apici del film, ed è resa un po’ fastidiosa solo dalla presenza ad un certo punto ossessiva delle musiche. Praticamente in ogni opera di De Palma c’è una sequenza memorabile, un momento cult, e finora siamo almeno a quota due. Però questo non basta a fare un buon film, nel complesso. Vediamo allora che succede. Succede che si fa sesso alla grande in taxi: non è che si prende ad esagerare? Di nuovo sesso a casa dello sconosciuto, che si scoprirà malato di sifilide. Per il momento è quasi più un film porno che un thriller, ma ecco che quella che ormai saremmo portati a considerare la protagonista, o una delle protagoniste, viene ferocemente assassinata in ascensore a colpi di rasoio da un’imprevedibile figura androgina. Si ripensa allora alla prima sequenza: è l’incubo premonitore della donna oppure il sogno del suo futuro omicida? La cui apparizione davanti all’ascensore è quasi grottesca, anzi per la verità potrebbe scappare una risata alla vista di quel volto bislacco: ma in realtà è uno dei killer più originali, quanto meno esteticamente, che si ricordino al cinema, e questo fa la forza di varie scene successive. Di qui in poi, i personaggi principali saranno il dottor Elliott (Michael Caine, ottima la sua recitazione), una prostituta (Nancy Allen, allora moglie del regista), il figlio della defunta (Keith Gordon) e il detective Marino (Dennis Franz), tutti coinvolti e sconvolti dall’omicidio. Brian De Palma continua a mostrarci la sua maestria, e, come quasi sempre, è nei dettagli, nelle inquadrature, nelle singole intuizioni, che tanto lo spettatore comune quanto il cinefilo accorto avvertono il maggior senso di soddisfazione, sorprendendosi, in tali momenti, veramente avvinti alla vicenda. Con l’avanzare della quale, però, si denotano le debolezze del cineasta: personaggi un po’ stilizzati – dal ragazzino inventore alla stessa Nancy Allen, che convince solo in maniera discontinua, mancando spesso di profondità, non si capisce bene se perché non riesce o perché non è ben diretta – la trama superficiale e un po’ incoerente, qualche banalità sulle scienze che il regista chiama in causa – psicologia e in particolare psichiatria – la mancanza dell’intrico e del colpo di scena che caratterizzano invece Hitchcock, del quale tutto sommato De Palma pare essere troppo spesso seguace approssimativo. Lo spettatore ansima, si interessa, resta colpito, ma grazie alla regia, al montaggio, alla fotografia, alla musica: la storia c'è, ma non vale le immagini, delle quali finisce per diventare succube. Le varie sequenze magistrali si configurano quasi come microstorie all'interno del tessuto narrativo, come filmati che potrebbero essere visti e gustati autonomamente. E forse sarebbe meglio. Perché uno dei difetti principali di Vestito per uccidere è dato dall'insistenza del regista: "Ecco le mie carte migliori" - "Gustatevi questa" - "Non vi eravate mica addormentati?" - "Paura, eh?" pare che ci dica ogni volta, ma ad un certo punto si rischia di non sopportarlo più. Quando si scopre che si tratta solo di un incubo, l’ultima sequenza assume la forma di un lungo effettaccio utilizzato da chi non sappia come chiudere degnamente la sua storia; ma in fondo, se ci ripensate, è così che era cominciato il film, con un sogno-incubo, e poi il fatto sognato, più o meno, era accaduto veramente. E non è detto che l’uccisione dell’infermiera, di poco precedente, faccia sempre parte dell’incubo, per quanto si tratti di una situazione assurda. Da notare come in Doppia personalità - Raising Cain, del 1992, De Palma riprenderà svariate situazioni di questo film, a partire dalla questione della doppia personalità. E l’incubo finale non è altro che la riproposizione dell’incubo finale di Carrie, pur adattato alla nuova storia.

[+] lascia un commento a livio de fabrizio »
Sei d'accordo con la recensione di Livio De Fabrizio?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
11%
No
89%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico
madmike mercoledì 17 ottobre 2012
uno dei migliori film di de palma
33%
No
67%

Brian De Palma con questo firma un grande capolavoro, uno dei suoi film migliori. Per l'epoca troppo controverso e non venne capito e non viene capito tutt'ora da gente come livio de fabrizio.I suoi omaggi a Hichcock sono tanti e tutti realizzati alla perfezione, da stare quasi alla pari al maestro del brivido. L'erotismo come molta gente e molti critici inesperti hanno asserito che è una cosa fine a sè stessa che non ha alcun collegamento con la storia e invece, da quello che ho visto, l'intera vicenda ruota attorno al sesso.Il sesso è il motore che muove la storia. Senza di esso, senza il sesso la storia non avrebbe senso, tutti quegli omicidi brutali non sarebbero giustificati. Il sesso è il catalizzatore della psicologia del killer che se non fosse stato mostrato in modo così brutale, erotico e al limite del porno non avrebbe avuto quella presa e soprattutto non avrebbe avuto quell'efficacia che invece De Palma è stato bravissimo a regalarci.

[+] lascia un commento a madmike »
d'accordo?

Ultimi commenti e recensioni di Livio De Fabrizio:

Vestito per uccidere | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies

Pubblico (per gradimento)
  1° | nicolò
  2° | vjarkiv
  3° | nick castle
  4° | dandy
  5° | gianfranco
  6° | fabal
  7° | gianfranco
  8° | onufrio
  9° | livio de fabrizio
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità