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L'inevitabile seguito del successo "Once were warriors" arriva nel 1999. Jake cinque anni dopo, il suicidio della figlia, sembra non aver ancora capito il vivere civile, è ancora violento e alcolista e i rifiuti da parte della gente iniziano a farsi sentire sempre di più, ma quando Nick, suo figlio viene ucciso dalla sua stessa gang, per colpa di vecchi rancori con il padre, Jake capisce che è ora di cambiare, cercando di aprirsi sempre di più con chi conosce, confessando la sua natura violenta, per colpa della brutta vita che ha sempre visto da giovane. Meno successo e più sempliciotteria per il seguito di una bella pellicola, che riutilizza gli stessi attori e le stesse maschere del film precedente. Jake dopo aver toccato il fondo del fondo, si redime e inizia la ricerca di una vita migliore. Sostanzialmente la morale c'è, un messaggio breve e coinciso, gli uomini possono sempre cambiare e la volontà è tutto. Così Jake, per salvare il suo ultimo figlio rimastogli, dovrà essere Jake la furia, per un ultima volta.
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