Across the Universe

Il ritratto di un'epoca sulle note di una musica universale
Quali immagini affollano la nostra mente quando ascoltiamo una bella canzone ? E' una indagine preliminare di non poco conto quella che porta a capire come non sia il film a trarre ispirazione dalla musica, bensì la musica a fornire l'ispirazione per il film. Il punto di vista cambia sensibilmente: in Across the Universe ogni canzone racchiude un sentimento, un'emozione (suscitata dai testi poetici dei Beatles) ed una immagine (tratteggiata e ridipinta dalla formidabile regista Taymor); più canzoni compongono allora sinfonicamente una nuova e riarrangiata melodia, cioè raccontano una storia. Le tematiche e i personaggi si animano e prendono vita venendo inserite in un turbinio di sequenze, raffronti e coreografie da urlo: prende forma la storia d'amore di Jude (“Ehy Jude”) e Lucy (“Lucy in the Sky with Diamonds”), una storia che parte dalla remota e operaia Liverpool per raggiungere gli Stati Uniti e trovare la sua consacrazione in un viaggio attraverso l'universo colorato e psichedelico degli anni '60. Sono gli anni della Guerra in Vietnam, della contestazione giovanile, dei movimenti pacifisti.
Ora sì che lo stesso Jude può presentarsi intonando malinconicamente sulla spiaggia “Girl”, rimanere folgorato mentre gioca a bowling (“I've Just Seen a Face”), dipingere sanguinolenti parallelismi (“Strawberry Fields forever”), cercare di cambiare il mondo in “Revolution”; mentre la disincantata Lucy di “It Won't be Long” lascia il posto ad una donna impegnata nel sociale per la difesa di un ideale e della libertà, incarnando la speranza (“Blackbird”). Sullo sfondo gli amici sperimentano la guerra (“I Want You”), la rivoluzione sessuale (“Dear Prudence”), la follia dei movimenti controculturali (“I'm the Walrus”), l'impegno nella musica per ridare un senso alla vita (“Oh ! Darling”), mentre per le strade ci si commuove tra i parallelismi di una guerra che miete vittime da una parte e dall'altra (“Let it be”) e porta alla aggregazione (“Come Together”). Non poteva mancare nel finale un ultimo omaggio ai Beatles, con un improvvisato concerto strappalacrime sul tetto di un grattacielo (“All You Need is Love”).
Ora sì che Lucy dall'alto del palazzo è davvero in Paradiso.