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NELLE OTTIME RIPRESE DI UNO SCONOSCIUTO REGISTA ORIENTALE.. IL FILM VANTA UN BUON GRADO DI TENSIONE E DA UN SEMPLICE OGGETTO INSIGNIFICANTE, CREA UN FILM DI ALTO LIVELLO ADRENALICO CON POCHI EFFETTI SPECIALI.. DELLE SCARPE (FUCSIA PER LA VERITA'), PRENDONO FORMA E VITA PROPRIA PER IL PERSONAGGIO CHE LE INDOSSAVA.. SCENE INQUIETANTI, ECCEZIONALI RIPRESE, SANGUE A FIOTTI CON ALCUNE SCENE SPLATTER BEN RIUSCITE..OTTIMO USO DEI COLORI E SCELTA DELLE AMBIENTAZIONI..LA METROPOLITANA, LE LUCI AL NEON CHE NON FUNZIONANO..E QUEI VOLTI SPETTRALI TIPICI DELLA CULTURA HORROR ORIENTALE (THE GRUDGE NE E' UN TIPICO ESEMPIO), RISULTANO DAVVERO ORIGINALI. I DIALOGHI SONO PERO' DI SCARSO CONTENUTO E FANNO PRECIPITARE UN FILM DOVE SI LAVORA MOLTO PIU' SULL'ASPETTO PSICOLOGICO E SULLE IMMAGINI CHE SUL CONTENUTO DELLA SCENEGGIATURA. IL FILM PERO' E' BEN REALIZZATO E SUPERA DI LIVELLO MOLTI THRILLER HORROR DI STAMPO AMERICANO.. SI PERDE UN PO' NEL FINALE, DOVE SI DESIDERA MANTENERE QUEL VELO DI SURREALE CHE FA DA CONTORNO NELLE INTERE SEQUENZE DEL FILM..PIUTTOSTO AD UNA DECIFRAZIONE MAGGIORMENTE TRASPARENTE DELLA REALTA'..LO SPETTATORE ESCE PERCIO' CONFUSO DALLA SALA E CON DELLE DOMANDE CHE DEVONO TROVARE RISPOSTE.. IL FILM RAGGIUNGE UNA BUONA MA SI POTEVA ANDARE PIU' IN ALTO. VOTO 7/8
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