Il cartaio

Non sono d'accordo sul giudizio negativo espresso per "Il cartaio". Con questa pellicola Argento ritorna al genere thriller, ma lo fa in modo dignitoso ed assolutamente non banale. Sicuramente non è un grande film, ma allo stesso tempo non merita neanche di essere annoverato tra i peggiori della sua carriera. Con questo film, Argento aggiorna le tematiche ossessive dell'omicida adeguandole al progresso dei tempi moderni.In questo caso tramite l'utilizzo di internet, appunto. Ed inoltre il finale del film mi ha trasmesso un'inquietante sensazione carica di suspence per via dei due protagonisti legati dalle manette sui binari e, contemporaneamente, la vista del treno che da lontano avanza velocemente. Non c'è che dire, la creatività di Argento ancora una volta si dimostra all'altezza della situazione. In conclusione, per il sottoscritto molto meglio "Il cartaio" anzicché il più recente "La terza madre". In particolare quest'ultima pellicola la definisco come una sbiadita prova incolore (tra l'altro, gulp, anche a tratti in chiave fantasy) che tenta di riportare in auge l'intramontabile horror anni '70, risultando però fuori tempo e soprattutto senza stile.