The Time Machine

Concordo pienamente con lei.I remake è risaputo, nascono tutti senza le ali. Non si può scopiazzare un'opera d'arte volendo doppiarne il successo!..Meno che meno si può pretendere di migliorarla!.GEORGE PAL (R.i.P) è stato un Genio nel portare sullo schermo l'opera di H.G.WELLS,arricchendola di scene belle ed interessanti che non ci sono nel racconto originale,ma non si può dire altrettanto di questo ultimo Wells regista. Funziona solo nella prima parte,quaranta minuti circa, dove presenta la sua invenzione assai elaborata in un altrettanto arredatissimo laboratorio,ma a tanta ricchezza di scenario iniziale non tiene testa tutto il resto del film.

Sono d'accordo: il fascino dell'Uomo che visse nel Futuro sta nel saper rendere, con semplicità, il profumo di un'epoca in cui si aveva fiducia nella ricerca dell'individuo, che, nel suo laboratorio di sperimentatore, sa andar oltre la scienza nemica della natura. E' una fiaba pensata alla fine degli anni '50, quando in realtà questa fiducia era ormai svanita ed è per questo che il film porta lo spettatore in un salotto vittoriano, quando quel sogno era ancora possibile e sa farlo rivivere. Non bisogna lasciarsi ingannare da quella semplicità, che nasconde in realtà grande professionalità, e neppure tradirla, complicandola con intrecci ed effetti speciali