E venne il giorno

Tre stelle abbondanti, per essere precisi. Chi già conosce Shyamalan, saprà che siamo di fronte ad un prodotto a basso budget, con pochi effetti speciali (e quei pochi sono ben nascosti), dove la suspense è resa più dalle situazioni e dalla recitazione degli attori, piuttosto che dall'ultimo ritrovato della computer grafica. L'inizio è promettente con la scena del cantiere veramente angosciante e paradossale. Seguono durante il film altre trovate che lasciano sgomenti, ma verso la fine si stempera il tutto in una carenza di idee. Chi si aspetta il finale a sorpresa resterà deluso perchè in questo film non c'è nessuna rivelazione finale e anche la causa che scatena tutta la serie di suicidi di massa rischia di essere recepita come una immane stupidata se non si è disposti a "stare al gioco" e recepire il messaggio che il regista cerca di trasmettere. Infatti la trama in sé, sembra rubata da un gioco fantasioso fra bambini delle elementari, ma ancora una volta, il modo in cui Shyamalan riesce con pochi elementi a creare tensione e angoscia dell'ignoto durante tutto il film, è assolutamente da apprezzare. Per concludere direi che è un film di scarsa longevità (visto una volta, ha già esaurito tutto il suo carico di suspense), che rende bene se visto al cinema o su un buon impianto home theatre e che comunque lo consiglio se volete passare una serata vedendo un film senza troppe pretese, ma comunque con la capacità di farvi uscire dalla sala con qualche interrogativo in più. Ammesso che non siate dei bisonti insensibili (a quel punto meglio che andiate a vedervi un pornazzo).