Taxi Driver |
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Un film di Martin Scorsese.
Con Jodie Foster, Robert De Niro, Cybill Shepherd, Peter Boyle, Harvey Keitel.
continua»
Titolo originale Taxi Driver.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 113 min.
- USA 1976.
MYMONETRO
Taxi Driver
valutazione media:
4,14
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Il padrone della nottedi MikelangeloFeedback: 0 |
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domenica 6 aprile 2008 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Viaggia veloce il taxi di De Niro tra le strade buie e puzzolenti di New York. Metafora apocalittica dell'infinito nulla, portatore del più desolante nichilismo, Travis Bickle è un tassista che ha visto gli orrori di una guerra inutile quanto stupida, la guerra del Vietnam, che tanti registi (da Coppola a Kubrick) hanno "celebrato" nelle maniere più disparate. Travis rimane sconvolto dall'esperienza, tanto sconvolto che le sue notti insonni le trascorre interamente a guardare “film” nei cinema porno. Alla fine non ne può più. Deve trovarsi un lavoro che lo aiuti a trascorrere il tempo ozioso. Decide di diventare tassista. Passa ora le notti in giro col suo taxi. Vede lo scempio insito in una New York notturna, lercia e schifosa: puttane, magnaccia, drogati, ladri, assassini, stupratori, pazzi ecc... Basta poco per superare i bastioni della follia, sempre meno latente nella mente di Travis. Alla fine però, accade che l'unica fiamma che manteneva in vita la sua speranza (una donna di cui si era invaghito), lo rifiuta, e Taxi Driver piomba nella follia più disperata. Non c'è più tempo. Coloro che l'hanno ridotto in quello stato devono pagare. A cominciare dal primo senatore, fino ad arrivare all'ultimo pezzente. Il rimorso sfocia nella violenza, ma la violenza sfocia nel sangue. Servono armi. Una 44 magnum potrebbe essere l'ideale visto come (a detta di un suo psicopatico cliente) riduce una donna tra le gambe. Ma una sola arma non basta, ne servono almeno tre o quattro. Acquistate le armi, bisogna cambiare aspetto, solo i mediocri non giudicano dall'apparenza. I muscoli devono essere tesi, i capelli devono essere tagliati. Alla fine della metamorfosi, il nostro tassista non è più lo stesso. Ora non ha più l'aria di essere un tipo timido e impacciato con le donne, ma un freddo ed efferato giustiziere. Da questo momento in poi, Travis Bickle intende espiare i peccati della società solo col sangue. Ne sarà d'esempio l'ultima scena, dove Scorsese rende al meglio l'idea di tutto il film. Straordinara pellicola da leggere in chiave psicanalitica, dove l'oggetto dell'indagine è un tassista (una sorta di Seafarer) che invece di navigare solo per le rotte del mare, viaggia solo per le vie di New York. Palma d’oro al Festival di Cannes del 1976. Eccellente fotografia. Bellissime musiche di Bernard Herrmann.
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