Le ambizioni del film sono ampiamente disilluse. Poteva essere un film pedagogico, d'essai, sull'adolescenza che si trova ad affrontare le turbe della sessualità. E' sintomatica l'assenza dl film di qualsiasi persona adulta di riferimento, sia positivo che negativo. Si avverte con fastidio l'indugiare delle immagini sulle nudità dei tre ragazzi, soprattutto, ovviamente delle ragazzine. La scena della Wendel che fa la pipi' rasenta la comicità; e c'è una certa morbosità nel cogliere qualsiasi momento in cui si possa permettere allo spettatore di cogliere parti di mutandine (scena della biscia). Ad Eva Ionesco è affidata una parte sopra le righe: considerando poi che il film è stato girato nel 1977, lo sceneggiatore e il regista hanno confezionato un film fuori del loro tempo. Il personaggio maschile è degno di pscicanalisi: tutto è in eccesso quindi in questo film, anche la tipica crudeltà dei bambini, che qui appare esagerata trattandosi di un adolescente. C'è il sospetto di trovarsi di fronte alla rappresentazione di una personalità esagerata. Un ragazzino così va a finire sulle pagine di nera. Non si comprende bene il ruolo del cane Xilot. E' forse la cattiva coscenza? Eccessive le scene di nudo integrale delle raagzzine che si fanno trastullare dal "macio" come bamboline di pezza. Potrà essere gradevole agli occhi e sucitare le smanie di persone con un debole verso le ragazzine, ma è decisamente un film mediocre.
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coumarin
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mercoledì 3 marzo 2010
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meditate...
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"Considerando poi che il film è stato girato nel 1977, lo sceneggiatore e il regista hanno confezionato un film fuori del loro tempo." Esatto, ma non è certo un punto a suo sfavore. Trattavasi infatti di un film troppo avanti per la sua epoca, ma al tempo stesso impensabile ai giorni nostri, così afflitti da paraocchi moralisti e perbenismo di matrice cattolica. Così, siamo rimasti indietro persino rispetto ad un film del 1977. E non riusciamo (anzi: non riuscite) a coglierne l'altissimo valore poetico e (ebbene, sì) rivoluzionario.Progresso culturale? Quello dei gamberi, peut-être.
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coumarin
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mercoledì 3 marzo 2010
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"Considerando poi che il film è stato girato nel 1977, lo sceneggiatore e il regista hanno confezionato un film fuori del loro tempo." Esatto, ma non è certo un punto a suo sfavore. Trattavasi infatti di un film troppo avanti per la sua epoca, e al tempo stesso impensabile ai giorni nostri, così afflitti da paraocchi moralisti e perbenismo di matrice cattolica. Così, siamo rimasti indietro persino rispetto ad un film del 1977. E non riusciamo (anzi: non riuscite) a coglierne l'altissimo valore poetico e (ebbene sì) rivoluzionario.Progresso culturale? Quello dei gamberi, peut-être.
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