Leoni per agnelli

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Un film di Robert Redford. Con Robert Redford, Meryl Streep, Tom Cruise, Michael Peña.
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Titolo originale Lions for Lambs. Drammatico, durata 91 min. - USA 2007. - 20th Century Fox Italia uscita venerdì 21 dicembre 2007. MYMONETRO Leoni per agnelli * * * - - valutazione media: 3,09 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Ai posteri l'ardua sentenza Valutazione 4 stelle su cinque

di MaryLu


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domenica 6 gennaio 2008

Il film tratta lo scottante tema della guerra e delle manovre militari in Irak da diversi punti di vista. In primis quello del ricco senatore interessato solo a gratifiche professionali, accecato dal sordo egoismo dell'ambire addirittura alla Presidenza, sacrificando per questo ignobile fine milioni e milioni di vite di giovani americani. Pedine nelle mani di un uomo che col potere compra anche la vita altrui. Pedine che lottano per un senso di Nazionalità che in fondo è un'utopia ed esiste solo nel loro animi. Il loro punto di vista è quello più angosciante. E' quello della nobiltà d'animo, della generosità di offrire la propria vita per la patria ma prima di tutto per salvare un amico. La storia dei due ragazzi schieratisi nell'esercito per seguire degli alti ideale è molto commovente e si schiera in netta contrapposizione con i sentimenti egoistici e con le idee pretenziose del saccente senatore. La giornalista MeryL Steep dimostra molta acutezza nel capire le fandonie che Tom Cruise cerca di inculcargli e pone alla luce il grande problema attuale che l'informazione, stampa e mass media sono veicolati non verso la ricerca della verità ma verso il servilismo e il denaro di chi ha il potere e che tutto può essere manovrato in funzione di uno status simbol. D'obbligo dunque i rimorsi di coscienza della povera giornalista che vorrebbe professare la verità e smascherare le informazioni imposte ma non può allo stesso tempo rischiare un licenziamento per un ideale che non esiste quasi più. Infine appare imporsi anche il punto di vista del professore che incita gli alunni alla discussione. Ad essere parti attive di ciò che accade intorno a noi per vivere in pieno la vita e non vederla scorrere come un film d'altri tempi che non ci appartiene. Ed è proprio questo che insegnerà a Todd, alunno che ha perso l'interesse per la politica ritenendo, non a torto, i politici solo vuoti pupazzi che premendo il bottono professano sempre le stesse idiozie. Insomma un film dai grandi temi, soprattutto politici ma anche esistenziali che deve essere in grado di farci riflettere. Alla fine tutto noi uscendo dalla sala ci chiediamo anche involontariamente "Chi siamo davvero? "" Stiamo davvero vivendo?" Ai posteri l'ardua sentenza.

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reiver domenica 6 gennaio 2008
milioni e milioni?
44%
No
56%

Ancora non siamo arrivati a queste cifre,e spero che non ci arriveremo mai.Centinaia di migliaia di soldati americani sono morti nella seconda guerra mondiale,ma anche allora,per i recensori di questo sito,l'hanno fatto per i soldi.A milioni sono morti in Rwanda,ma "Hotel Rwanda" ha pochi commenti,se non c'è da parlar male degli americani la gente si tira indietro.Anche adesso ci sono stragi in Kenia,in Pakistan succede di tutto...ma le manifestazioni "pacifiste" non partono ancora.Ci sarà troppo freddo forse,e se non si bruciano le bandiere a stelle e striscie come ci si riscalda?

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marylu lunedì 7 gennaio 2008
non concordo
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Milioni e milioni era per sottolineare la grande strage che sta facendo l'America in Irak, in fondo come sappiamo tutti, solo per interessi personali. E di contro anche le stragi fatte dai talebani spinti dalla loro credo troppo estremista.Io non sono contro gli Americani, sono contraria alla guerra sia americana, che talebana, che di qualsiasi altra nazione perchè i conflitti si risolvono con la diplomazia e con altro tipi di interventi e non creando morte su morte. Riguardo i commenti di questo sito è normale che tu ne trovi di più su questo film uscito da pochissimo che su quelli un pò datati ed è normale che la guerra in Irak essendo l'argomento scottante del momento susciti più commenti. [+]

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marylu lunedì 7 gennaio 2008
non concordo 2
67%
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la cosa più cara che abbiamo e che nessuno ci potrà restituire mai, catapultandoci in un mondo straziante che vuole solo uccidere e uccidere, chi di noi sarebbe pronto a tutto questo? Io di certo NO!

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reiver lunedì 7 gennaio 2008
interessi personali
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In realtà in questo momento gli Usa non sono in guerra con l'Iraq,anzi sono alleati del governo iracheno.Le stragi sono opera di terroristi di altre nazionalità,non di partigiani,e hanno come obiettivo il rovesciamento del governo democratico attuale e il ritiro degli Stati Uniti.Quando questo avverrà (per inciso,io potrei anche essere favorevole) i terroristi avranno in mano l'intero Medio Oriente (il Pakistan è lì lì...) eccetto Israele,ti lascio immaginare cosa accadrà dopo.A quel punto il prezzo del petrolio come minimo si triplicherà (previsione non mia,ma di analisti politici francesi e tedeschi).Come vedi,gli "interessi personali" degli americani sono anche i tuoi,a meno che tu non usi la macchina e non abbia riscaldamento in casa. [+]

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reiver lunedì 7 gennaio 2008
pacifismo a comando
67%
No
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Ma questa potrebbe essere etichettata come "fantapolitica",per cui io spero nel ritiro Usa,poi si vedrà.Ciò che è sicuro è che in questi forum si respira un antiamericanismo quasi intollerabile."Hotel Rwanda" è un film di un anno e mezzo fa e ha 11 commenti!Lo sai perchè?Perchè i morti si contano solo quando li fanno i soldati americani.Ci hanno fatto una testa così col Vietnam (giustamente magari) ma di altre guerre,come quella Urss-Afghanistan o Iran-Iraq non c'è eco,nonostante siano successive al conflitto vietnamita e abbiano prodotto un numero di morti infinitamente superiore.QUESTO E' UN FATTO.Com'è un fatto che non ci siano state dimostrazioni per l'assassinio della Bhutto,o per le stragi in Kenia. [+]

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maryluu mercoledì 9 gennaio 2008
no alla violenza
40%
No
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Non so come spiegarti che non sono una pacifista. Sono semplicemente APOLITICA perchè convinta che chi sta al vertice predilige sempre e solo interessi personali e di certo ne i miei ne i tuoi e noi non saremo mai in grado di sapere realmente cosa c'è sotto. Molti uomini combattono per ideali falsi, utopici, non perseguiti realmente da chi fa la guerra. L'opportunismo politico si nota anche dalla situazione politica in cui versa , non andando troppo lontani, l'Italia al momento. Io sono contraria a tutte le guerre che hai menzionato perchè è inconcebile che nel 2008 i problemi si possano risolvere solo come fecero gli antichi romani. La differenza? Non più spade ma fucili. Parliamo di diplomazia e poi approviamo questo modo di agire . [+]

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reiver giovedì 10 gennaio 2008
sono sapiens
67%
No
33%

Ovviamente dal punto di vista filosofico sono contrario alla guerra.Politica e filosofia spesso però non vanno d'accordo (per questo non potrei fare il politico).Vorrei ricordarti che Chamberlain,primo ministro inglese,con la sua politica pacifista (si vantò di aver portato "la pace nella nostra epoca",in realtà veniva menato per il naso da Hitler) aprì la strada alla 2a guerra mondiale.Anch'io spero che la diplomazia trionfi sempre,a volte però ci credo poco.La pace è come l'amore,bisogna essere in due a volerla fare...Comunque io stimo i veri pacifisti,come Gandhi,e non ho motivo di dubitare che tu non lo sia.Non è necessario che mi spieghi niente,perchè nei miei commenti precedenti non mi riferivo a te,parlavo in generale del clima che si respira in questi forum. [+]

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maryluu giovedì 10 gennaio 2008
la vita vale più di un litro di petrolio
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67%

Secondo me sei un pò prevenuto sul clima che si respira in questi forum. Qui ognuno è libero di dire quello che pensa e se l'opinione pubblica è più propensa a dire basta alla violenza non è certamente colpa dei gestori di questo sito, che non censurano, non condannano, ma lasciano a tutti la possibilità di dire: è bianco o è nero. Non possiamo prendercela con chi la pensa in maniera diversa da noi. Il mondo è bello perchè è vario. Inoltre se pensiamo a una pace diplomatica solo dal punto di vista filosofico e dunque utopica nella realtà non stupiamoci se venga attuata incondizionatamente la guerra. Appoggiata proprio da chi dice " è l'unica soluzione". La guerra non è mai l'unica soluzione perchè chi ci rimette è sempre il popolo, la gente che vive la sua vita in modo normale. [+]

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maryluu giovedì 10 gennaio 2008
...
100%
No
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litro di petrolio

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reiver venerdì 11 gennaio 2008
reiver-rambo
50%
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50%

Quando parlavo di "clima" non mi riferivo alle posizioni pro o contro la guerra,ma ad un ostracismo generalizzato verso gli Usa,che si estende dalla politica alla cultura.Frutto spesso di un'ignoranza spaventosa.Veniamo ora al nocciolo della questione:il fatto che io consideri la guerra inaccettabile sul piano morale e filosofico non vuol dire che consideri la pace utopica.Mi sono posto però parecchie domande,per esempio sulla 2a guerra mondiale.Anche quella si poteva evitare,sarebbe bastato consegnare mezzo mondo a Hitler e al Giappone.Giusto?Sbagliato?A queste domande non sono riuscito ancora a rispondere,perchè per milioni di morti non si può mai trovare una giustificazione che abbia neppure il sentore della plausibilità. [+]

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maryluu venerdì 11 gennaio 2008
america-italia
33%
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Io penso che ci siano molte critiche da volgere all'America, soprattutto circa le posizioni militari, il servizio sanitario, la vigenza in alcuni Stati della pena di morte. Ma sono certa che l'America potrebbe volgere molte più critiche alla nostra politica sia di destra che di sinistra. Sono punti di vista. Molto spesso si critica un mondo solo perchè diverso dal nostro. Io amo gli USA, credo che ci andrò prima o poi, perchè un pò ne invidio lo stile di vita. Non so però se resisterei ai frenetici ritmi. Infondo da noi in Italia si vive meglio. Siamo sempre stati il paese dei balocchi. Forse per questo stiamo andando in rovina. Chissà. Comunque apprezzo molto i tuoi commenti. Questo dialogo è stato davvero costruttivo. [+]

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reiver sabato 12 gennaio 2008
rambi
0%
No
100%

Mi fa piacere che ami gli Usa,ma forse è vero che in Italia si vive meglio.Ti ringrazio per aver apprezzato i miei commenti,anche i tuoi in effetti mi hanno fatto riflettere.A dire la verità non sono il sosia di Rambo,il mio fisico è più simile a quello dell'attore che era stato designato per primo come protagonista del film:Steve Mc Queen.Io sono un peso medio,Stallone è un peso massimo,in tutti i sensi.Ciao...

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leggituttal'informazione! martedì 26 febbraio 2008
x reiver
57%
No
43%

Reiver... capisco che gli americani difendono l'interesse di tutti (seeeee convinciti!!!) mi spieghi saddam hussein come è arrivato al potere, mi spieghi chi ha aiutato i talebani a resistere ai russi che volevano conquistare l'afghanistan x il petrolio, mi spieghi perchè le società americane dicono che il petrolio venezuelano è di loro proprietà,mi spieghi perchè non esportano la democrazia anche nei paesi dell'africa dove c'è la guerra civile, mi spieghi come mai gli ebrei dicono che la palestina è loro quando non ci sono testimonianze tangibili(esclusi testi sacri che sono solo scritture di profeti... che oggi verrebbero spernacchiati come ciarlatani)che confermino la loro tesi,perche nn si fa muro comune contro i terroristi e si creano le condizioni per l'integrazione. [+]

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reiver martedì 26 febbraio 2008
risposta
25%
No
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Non ho detto che gli americani difendono gli interessi di tutti.Ma gli errori che hanno commesso,e che tu hai giustamente ricordato,sono parzialmente legati al fatto che il mondo è da tempo diviso in "blocchi di influenza",prima con la guerra fredda e ora con la presenza di un tessuto terroristico internazionale.Visto che sembri conoscere la storia,saprai bene che Inghilterra e Francia sono stati in guerra per secoli,ma poi si sono alleati per interesse nelle due ultime guerre:le strategie politiche sono legate sempre a fattori di convenienza,gli Usa si comportano di conseguenza.Nei miei commenti,più che difendere gli Stati Uniti, ho messo in evidenza il fatto che chi protesta contro le guerre non si muove se non ci sono gli Usa nel mezzo. [+]

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kranz domenica 15 giugno 2008
ma tutto questo non so cosa centri col film
100%
No
0%

ragazzi, secondo me iol film non è inperneato sulla guerra in iraq (o afganistan) qua il mitico Redford vuole sottolineare come noi dobbiamo essere piu informati ma soprattutto fare qualcosa, tentare di far qualcosa, giusta o sbagliata che sia

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yudov domenica 7 settembre 2008
per ''leggituttal'informazione!''
33%
No
67%

Non sto qui per fare polemica ma per piacere se scrivi un commento su fatti storici assicurati che sai di cosa stai parlando,poiche' quelle poche frasi che hai scritto sulla questione israeliana sono dimostrazione di una grandissima ignoranza a riguardo.Purtroppo devo dire che la stragrande maggioranza delle persone qui in italia spara giudizi sulla questione basandosi sulle 2 cretinate che legge sul giornale o vede in tv(per il 90 false o di parte).Ti posso assicurare che io so di cosa parlo poiche' sono piuttosto informato su tutta la questione, la quale e' molto piu' complessa e PIENA di fatti storici confermati nonche' tangibili,antichi e recenti.Non mi mettero' ad elencarli perche' non sto qui in veste d'insegnante e se realmente t'interessa la questione l'informazione e' reperibile. [+]

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yudov domenica 7 settembre 2008
...continuo del precedente commento
50%
No
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ideologie politiche od altro. Un saluto a te e a tutti gli altri!

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mimo parlante lunedì 6 ottobre 2008
irak? ma non era afghanistan?
43%
No
57%

Premetto che un pò dormivo mentre vedevo il film, ma la parte ambientata nel campo di guerra, in montagna, con la neve, al freddo non era in Afghanistan (spero si scriva così, non vorrei essere lapidato per un errore di Toponomastica)??

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