La terza madre

Tanto per cambiare gli spettatori italiani e i critici non sono contenti! Ormai sparare a zero su Dario Argento è divenatto un hobby di casa nostra.è vero, "Non ho sonno" e "Il cartaio" non erano due capolavori, ma meritavano più rispetto, erano due tentativi di tornare al giallo delle origini (il primo) e di modernizzare il genere (il secondo), i risultati sono stati bassi rispetto alle aspettative, ma stavolta è diverso. Con "La terza madre" Argento chiude dopo 27 anni di attesa la trilogia inziata nel 1977 col capolavoro "Suspiria" e proseguita nel 1980 con l'interessante "Inferno", sono passati ben 27 anni e ciò che spaventava allora non spaventa più, ormai la censura è abituata a vedere ben altro, quello che vediamo ogni giorno a qualsiasi ora è molto peggio (sky propone "Csi" a qualunque ora della giornata, così come "Nip& Tuck", al nostra società si sta americanizzando (purtroppo) e il pubblico è abituato a qualsiasi atrocità. Argento ambienta il suo film a Roma, una Roma invasata dalla terribile Mater Lachrimarum e dalle sue adepte (ottima Jun Ichikawa in un piccolo ruolo completamente diverso da quello interpretato per Olmi), Asia Argento è impaurita, smarrita (il doppiaggio non le rende giustizia, sappiamo tutti ciò di cui è capace), Valeria Cavalli e Udo Kier rendono tridimensionali i loro personaggi, è bello rivedere sullo schermo Coralina Cataldi Tassoni e soprattutto Daria Nicolodi, figure argentiane per eccellenza, le musiche sono ottime, le scene degli omicidi truci (ma aspetto la versione integrale che spero esca in dvd). Il film può essere vsito come una metafora sulla violenza dilagante della nostra società, il resto è finzione. D'altronde le figure dei agli due pezzi della trilogia erano si credibili, ma comuqnue irreali, la stregoneria e la magia nera esistono, ma questo è un film! L'unico difetto della pellicola secondo me sta nell'aver americanizzato troppo il suo stile, Dario Argento è un maestro, non ha bisogno di essere commerciale, si può spaventare benissimo senza troppi effetti speciali e scene che sanno di già visto, spero che il pubblico continui a riempire le sale, il cerchio si chiude e mi auguro che il prossimo film possa essere proiettato nelle sale senza censure da parte dei distributori.Io sono un garnde fan di Dario Argento e spero che continui così, perchè nele bene e nel male è un genio, e in Italia è uno dei pochissimi.