Le follie dell'imperatore

... perché "Le follie dell'Imperatore" lo è davvero, un film da ricordare. Al divertimento e ad un'ironia non così infantile si uniscono personaggi simpaticissimi e particolari: Kuzko in primis. Un personaggio negativo, come dice anche la Levantesi sulla Stampa, che non si fa scrupoli nel tenere comportamenti completamente contrari alla logica altruistica disneyana, tanto da dire al buon Pacha, colpevole di avergli rinfacciato di pensare solo a se stesso: "E' una lezione che hanno imparato tutti ormai. Tu invece sei rimasto un po' indietro col programma, eh, Pacha?" . Le azioni poco mirevoli di Kuzko non finiscono qui, ma forse è anche per questo che vedere la sua lenta trasformazione piace al cuore. Il finale non può non strappare grandissime risate, e il film in generale regalerà 78 minuti di divertimento e, se capita, un po' di commozione. Perché con queste Follie la Disney dimostra, una volta tanto, che a sapere afferrare l'importanza dell'amicizia non è solo chi nasce eroe. Plauso ai doppiatori, la Marchesini e Bizzarri in particolare: la perfida ed esilarante Izma deve molto alla voce prestatale dalla prima, e Kuzko guadagna, oltre che carisma, adorabilità dal tono giovane e buffo (o serio e ricco di sfumature preziose, quando serve) del secondo. Sting rende le canzoni memorabili, in particolar modo "My funny friend and me" è splendida. Un film da guardare da soli o in compagnia (ma un buon amico vicino mentro lo si visiona per la prima o centesima volta non guasterà, se si ha voglia di scaldarsi un po' laggiù, dalle parti del petto), sicuramente qualcosa che si ricorderà con affetto e il pensiero che in fondo di buoni "cartoni" ce ne sono eccome.